L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul doppio volto del Palermo e l’enorme differenza tra casa e trasferta.
Qual è il vero Palermo? Quello che sabato pomeriggio ha surclassato la Turris al “Barbera” o quello che appena qualche giorno prima si era fatto prendere a ceffoni dal Foggia di Zeman? La domanda è legittima perché a giudicare dalla differenza di rendimento sembra di avere a che fare con due squadre diverse. In casa la formazione di Baldini ha un atteggiamento sbarazzino, crea occasioni con facilità e segna parecchio. In trasferta, invece, è troppo spesso titubante, gli errori individuali assai gravi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Per altro, da Filippi a Baldini, quest’andazzo non è cambiato granché. Neppure con l’aiuto del mental-coach, Nicola Colonnata, la situazione è migliorata. I numeri, come sostiene pure Baldini, non mentono: al “Barbera” il Palermo ha il rendimento più alto del girone, con 34 punti conquistati in 14 partite, frutto di 10 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. Alle spalle dei rosanero, in questa speciale classifica, c’è la Virtus Francavilla, l’avversaria a cui il Palermo dovrà far visita sabato prossimo, che in casa ha raccolto 32 punti in 13 partite. Seguono Latina, Catanzaro, Avellino e Monopoli.
Il Bari, che fino a 20 giorni fa contendeva questo primato a Palermo e Francavilla, ha eovinato la propria media perdendo le ultime 2 gare giocate al San Nicola, contro Messina e Campobasso. Anche il numero di gol fatti e subiti dice che il Palermo è tra le squadre che sfruttano meglio il fattore campo: 29 le reti realizzate in casa (su un totale di 40) come il Bari e appena 6 quelle subite (meglio in questo caso ha fatto il Monopoli con 5 gol al passivo).