La caduta del Genoa, Gilardino il parafulmine: «Adesso le migliori soluzioni tattiche per il Palermo»
L’edizione odierna de “La Repubblica – Genova” si sofferma sul Genoa che sofferma sulla sconfitta dei liguri sul Parma e la prossima gara che attende la squadra di Gilardino, quella contro il Palermo.
La peggior partita dell’era Gilardino. Al Tardini non poteva finire in maniera differente. Una sconfitta che ha visto il Genoa subire per la prima volta due gol da quando il tecnico si è seduto sulla panchina per sostituire Blessin. Preoccupante, non era mai accaduto. Ma soprattutto ha visto Coda e compagni non reagire e in particolare non tirare mai in porta nonostante, ancora una volta, la supremazia territoriale in termini di possesso palla sia stata netta. Gilardino nel dopo gara ha puntato il dito solo contro se stesso, prendendosi tutte le colpe di quanto accaduto. «Più che sul non aver tirato in porta parlo della prestazione e indipendentemente da quello che ha fatto il Parma noi abbiamo combinato troppo poco. La responsabilità di questa sconfitta è mia perché, evidentemente, per come è andato soprattutto il primo tempo, non sono entrato nella testa dei ragazzi nel prepartita. Mi assumo le colpe».
Senza mezzi termini Gilardino ha poi spiegato cosa è andato storto. «In particolare il primo tempo durante il quale sembravano compassati, lenti e in ritardo sui duelli e sulle seconde palle. Nelle ultime partite siamo sempre stati attenti, qui no. Quando la squadra abbassa il livello di concentrazione e certezze può andare in difficoltà contro un Parma che ha fatto una delle migliori partite della stagione. Nel secondo tempo poi abbiamo cercato di cambiare qualcosa a livello tattico, cercando ampiezza sulle corsie laterali e inserendo due attaccanti come Puscas e Yalcin per cercare di essere più concreti ma non ci siamo riusciti».
Per Gilardino però più che gli errori e i gol subiti c’è un dato che non è accettabile. «Mi dispiace soprattutto che la squadra non abbia reagito. Questa squadra ha sempre dimostrato, da quando ci sono io in panchina, anche nelle situazioni difficili, di poter reagire ma questa volta non è successo. E dobbiamo ritrovare questa caratteristica molto velocemente. Si può incappare in momenti così durante una gara ma bisogna ave re un atteggiamento giusto e al Tardini non c’è stato. Ora dobbiamo archiviare subito questa sconfitta perché tra cinque giorni torniamo in campo e va ritrovato subito il coraggio. Vogliamo tornare nel nostro stadio per fare la partita che tutti vogliono».
Sfida, quella di venerdì prossimo contro il Palermo, che Gilardino dovrà giocare però con alcune assenze importanti. «Criscito ha avuto un problema al flessore e aspettiamo l’allenamento di domani (la consueta seduta di scarico odierna), Ilsanker starà fuori per un po’ e Bani ha provato ma ha avuto un problema muscolare». A questi bisogna aggiungere anche lo squalificato Haps, fuori ancora due giornate. «Cercheremo comunque le migliori soluzioni tattiche per il Palermo, di certo non possiamo permetterci un primo tempo come quello contro il Parma. Bisogna piuttosto riempire meglio l’area ed essere più concreti: per questo servono le soluzioni giuste che vogliamo trovare in vista della prossima gara».