Spesso il calcio è strano, un giorno stai per mollare perché non vedi possibilità e il giorno dopo ti arriva una chiamata che ti cambia la vita. Tutto ciò è accaduto al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, che racconta a “France Football” il suo passato: «Ho avuto una carriera insolito rispetto ad altri, ogni giorno cerco di migliorarmi, questo mi ha reso più forte. Al Metz ho avuto alcuni momenti difficili. Ero insopportabile sia con i miei amici che con i miei genitori, in quel momento ho deciso di puntare tutto sullo studio, facendo diventare il calcio solo una passione. Mi è sempre piaciuta la matematica, per questo ho pensato di lavorare come assicuratore o bancario, anche se mi è sempre piaciuto fare l’insegnate di educazione fisica. Poi nel 2014 una chiamata mi ha cambiato la vita. Mi ha chiamato Benitez, ma credevo fosse un mio amico che aveva voglia di scherzare e gli ho chiuso il telefono in faccia. Poi ho capito finalmente che era tutto vero. Il trasferimento doveva avvenire in inverno, ma non mi lasciarono andare, ma sei mesi dopo tornò alla carica e si concretizzò tutto. Per me era tutto surreale e a Benitez continuavo a dire che mi dispiaceva per quanto accaduto».