Katia Serra: «Professionismo del calcio femminile una svolta epocale»
Il calcio femminile passa al professionismo da luglio. Katia Serra, ex calciatrice e prima donna a rivestire il ruolo di commentatrice tecnica in una finale della Nazionale maggiore maschile, è stata intervistata da “Itasportpress” esprimendosi sull’argomento:
«E’ un cambiamento davvero epocale visto che si avranno tutte le tutele del mondo del lavoro per le calciatrici, dalla pensione agli infortuni. I club avranno anche vantaggi visto che le giocatrici diventano un patrimonio con la monetizzazione dei trasferimenti. Non sarà più un divertimento giocare, ma un lavoro a tutti gli effetti. La ratifica del Consiglio Federale ha avuto qualche resistenza? Normale che ci siano state resistenze visto che i cambiamenti in Italia generano sempre allarmismi. Questo passaggio sancisce però una parità di tutele per praticare uno sport a tempo pieno. Il sistema potrà crescere ancora e da luglio ci adegueremo finalmente alle altre federazioni. Ci sarà un nuovo format a 10 squadre in Serie A con gironi di andata e ritorno e poi un poule scudetto e una retrocessione. Aumenteranno le partite, salirà la competitività e si innalzerà la qualità del prodotto che poi nel lungo periodo sarà appetibilissimo anche per le tv. Serie A? Il dominio Juve con la poule scudetto potrebbe non essere così marcato. La formula utilizzata ridurrà il gap e renderà incerto l’esito finale. La Juve è forte ma la Roma è cresciuta. Anche Inter e Milan stanno investendo e sono migliorate senza dimenticare il Sassuolo. La Lazio ha programmato male e senza conoscenze spiccate e investimenti giusti poi retrocedi. Come è capitato alla società biancoceleste non retrocessa in B per sfortuna ma per colpa degli errori commessi».