L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sui guai in casa Juventus dopo l’apertura dell’inchiesta per falso in bilancio.
La notizia è stata confermata nella tarda serata di ieri da un comunicato della Procura di Torino: «I finanzieri — si legge nel testo — sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci». Le ipotesi d reato sono «false comunicazioni di società quotate in borsa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva». Ad attirare l’attenzione ci sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori (tra cui Miralem Pjanic, passato dalla Juventus al Barcellona nell’estate 2020 in cambio di Arthur) e le prestazioni di alcuni agenti che hanno fatto da intermediari. Essendo la Juventus una società quotata, le perquisizioni sono avvenute a borsa chiusa.
La Federcalcio. Quella delle plusvalenze è una materia particolarmente complessa e scivolosa, su cui la magistratura era già intervenuta altre volte, arenandosi poi di fronte alla difficoltà di attribuire un valore assoluto per i singoli giocatori, che sono sempre oggetto di valutazioni diverse da parte dei vari club. Di questa vicenda legata alla Juve si era già parlato pubblicamente un po’ di tempo fa, quando la procura della Federcalcio. sulla base di una relazione della Covisoc e di un’istruttoria avviata dalla Consob, aveva deciso di aprire un fascicolo. Così si è tornati a parlare di un vecchio tema, appunto quello dell’utilizzo delle plusvalenze fittizie per mettere a posto i bilanci. In particolare si era deciso di approfondire 62 operazioni di mercato, prevalentemente della Juventus, ma tra i club coinvolti c’era anche in Napoli per l’acquisto di Osimhen, Dall’analisi dei documenti era venuto fuori che il club bianconero, per una serie di operazioni di circa 90 milioni di euro, aveva prodotto la documentazione relativa al passaggio di denaro solamente per 3.
Gli scambi nel mirino Fra i casi attenzionati c’erano, oltre allo scambio Arthur-Pjanic, anche quello Cancelo-Danilo tra la Juventus e il Manchester City. Sotto la lente d’ingrandimento era finito anche l’acquisto di Rovella per 18 milioni dal Genoa, con il club rossoblù che a sua volta aveva messo a bilancio 10 milioni per Portanova e 8 per Petrelli, due giovani dell’Under 23 bianconera.
Impatto e rischi. Negli undici anni di presidenza di Andrea Agnelli ci sono stati altri momenti difficili, come la squalifica di Antonio Conte per la vicenda scommesse e quella più recente legata all’esame d’italiano fasullo di Luis Suarez. Ora la giustizia sportiva e quella ordinaria procederanno in maniera autonoma. La Juve stessa aveva fornito un aggiornamento sui possibili rischi conseguenti alle verifiche da parte dei due enti di controllo di Borsa e Figc, sottolineando «gli impatti significativi sulla reputazione e sulla situazione economica e patrimoniale sull’emittente del gruppo» che potrebbero verificarsi, come si legge nei documenti allegati all’aumento di capitale di 400 milioni.