Juve, accusa di falso in bilancio: nuove perquisizioni della Guardia di Finanza
Come riportato da “La Stampa” nuove perquisizioni da parte della Guardia di Finanza di Torino nell’inchiesta della Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio. Il quotidiano di Gedi controllato dalla Exor della famiglia Elkann-Agnelli che a sua volta controlla la Juventus, scrive che le perquisizioni hanno riguardato rinomati studi legali a Torino, Roma e Milano dove sarebbero state depositate delle scritture private tra società e calciatori che riguardano le retribuzioni degli stessi nei due anni del Covid.
Come spiega il quotidiano, le carte non sarebbero state infatti trovate nelle sedi della Juventus nelle precedenti perquisizioni. Secondo l’accusa, la nuova condotta riguarda appunto le quattro mensilità su cui i calciatori e la società avevano trovato un accordo per un rinvio alle stagioni seguenti durante la prima ondata della pandemia: tutto ciò, spiega la magistratura, sarebbe avvenuto omettendo però la contestuale rilevazione a bilancio della posizione debitoria.