“La grinta e la voglia di reagire non bastano, non possono bastare dopo un derby perso che rende ormai acuta la crisi del Genoa. Il filo che era rimasto a legare Ivan Juric alla panchina rossoblù stavolta sembra proprio essersi spezzato. A meno di clamorosi ripensamenti notturni per l’allenatore croato è in arrivo il secondo esonero genoano. Ballardini, l’allenatore che già due volte in passato è riuscito a capovolgere due stagioni rossoblù particolarmente complicate, sembra favoritissimo per rilevare la panchina del Genoa. L’alternativa è Colantuono. Allenatori capaci di dare una scossa alla squadra e all’ambiente. Almeno così si augurano i dirigenti del Genoa e, naturalmente, qualsiasi sia la scelta, pure i tifosi rossoblù.
BILANCIO Rispetto al dopo partita di Pescara, dove nacque l’altro esonero di Juric, stavolta la situazione è meno triste. «Esonero nell’aria ma io non mi arrendo — replica convinto il tecnico —. Deciderà tutto il presidente. Ai ragazzi però non posso dire nulla. Hanno lottato, dimostrando che la squadra è viva, hanno dato tutto. Hanno anche sbagliato qualcosa tecnicamente, come ad esempio sul gol dell’1 a 0 su rinvio del portiere. ma quello ci sta». Più che questo derby negativo, nella possibile decisione della società finiscono per incidere numeri severi, che partono da lontano. A cominciare dalla famosa sconfitta casalinga contro il Palermo, l’innesco della crisi dello scorso anno, che si è poi riverberata in questa stagione, il bilancio di Juric diviene impietoso: da allora in 28 partite il tecnico croato ha conquistato soltanto 3 successi e sei pareggi con ben 19 sconfitte. I punti totali sono 15, una miseria. Anche prendendo l’intera avventura genoana di Juric si contano 38 punti in 44 partite. Poco.
SERENO «Se sono ancora qua, nonostante la brutta classifica, vuol dire che qualcuno ha visto anche delle buone cose. Stiamo crescendo, ma si sa che a pagare è sempre l’allenatore. Non è facile analizzare lo cose partendo solo dai punti, credo cisiano altre cose da considerare. Sento che ci mancherebbe poco per sbloccarci mentalmente. Poi la classifica la vedo anch’io ed è una vergogna. Io, però, la notte riesco a dormire sereno. Noi non siamo mai stati messi sotto in maniera severa da nessun avversario. Però non basta, lo so»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.