Mentre negli Stati Uniti crescono le proteste per la morte di George Floyd, il mondo dello sport prova a rendergli omaggio. Se Hamilton denuncia come in F1 non ci sia spazio per piloti di colore, ha fatto invece il giro del mondo l’esultanza di Marcus Thuram, figlio d’arte ed esterno del Gladbach. Dopo il gol si è inginocchiato in onore di Floyd e lo stesso questa mattina ha fatto anche Juan Jesus, difensore della Roma, sui propri social: “A mio figlio Dudù, a mia figlia Sophia. Il più grande insegnamento che possiamo passarci l’un l’altro, come un testimone, è che in questo Mondo siamo tutti insieme. Senza barriere, senza violenza. Senza razzismo.” 🤜🏽🤛🏻 #justiceforgeorgefloyd #icantbreathe #blackouttuesday
A ottobre, infatti, risalgono gli insulti ricevuti via social da parte di un tifoso che hanno scatenato la reazione della società giallorossa che ha daspato a vita dalle proprie partite il protagonista di tale offese. “Ringrazio la Roma, perché ha fatto una cosa molto intelligente – disse Juan Jesus -. Tutti sbagliamo ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità”. Intanto le battaglie contro il razzismo e le discriminazioni di ogni genere continuano. Ecco il post.