Italia, Ventura: «Su di me ingiurie per eliminazione dal Mondiale. Esclusione di Mancini invece…»

Intervistato a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, Gian Piero Ventura, ex allenatore del Torino e della Nazionale ha rilasciato le seguenti parole su vari temi:

«L’ho già detto in più occasioni, il Napoli sta sorprendendo non soltanto per i risultati, ma per il modo in cui le ottiene. I calciatori danno la sensazione di divertirsi e di esprimere entusiasmo. Abbinare risultarti importanti ad un gioco che, in assoluto, è una spanna sopra gli altri, determina una stagione da ricordare. Vanno riconosciuti i meriti di una società che si è rivelata capace nel gestire il cambio generazionale della squadra. Anche Spalletti, inoltre, è riuscito a coniugare gioco e risultati in maniera splendida. Ho visto dal vivo Salernitana-Napoli, e gli azzurri hanno vinto praticamente passeggiando. Mi ha impressionato l’atteggiamento di Raspadori che, pur essendosi riscaldato quaranta minuti senza entrare in campo, al fischio finale è corso ad abbracciare i suoi compagni. Devo ammettere che riservo delusione per quelli che sarebbero dovuti essere gli avversari degli azzurri. Il vantaggio è troppo ampio per non considerare anche i demeriti delle inseguitrici. Il Napoli, inoltre, ha una qualità di gioco superiore anche a molte contendenti europee. Ciò aiuta a credere, con un certo ottimismo, che la squadra potrà competere con serietà anche in Europa».

Qualcuno le ha mai chiesto scusa per le ingiurie subite dopo la gara contro la Svezia? «Non credo che debbano chiedere scusa, non ho rivincite con nessuno. Andrebbe fatta una riflessione piuttosto. Si è parlato dell’eliminazione contro la Svezia come una sconfitta epocale, mentre contro la Macedonia come di un incidente di percorso. Ciò non si configura come l’atteggiamento più giusto per il nostro movimento. Andrebbe ricordato che il calcio è fatto di programmazione, e serietà».