Italia Under 21, Nunziata: «I giovani sono il futuro, speriamo che continuino a giocare»

Carmine Nunziata, tecnico della Nazionale U21, nella prima conferenza stampa dal ‘Mancini Park Hotel’ di Roma si è espresso prima dei prossimi match che vedranno gli Azzurrini (compreso il rosanero Desplanches) scendere in campo.

«Per noi è fondamentale andare in posti dove c’è entusiasmo e dove lo stadio è pieno. Quello che ci aspettiamo quando andiamo a giocare è creare questo entusiasmo tra il pubblico.

Ci rivediamo dopo tanti mesi, vanno rimessi insieme i concetti, dobbiamo essere squadra e porci un obiettivo. Dobbiamo adattarci e trovare soluzioni per poter andare in campo queste due partite sapendo quello che dobbiamo fare. Una delle insidie per l’Italia è anche quella legata alle diffide: Coppola, Bove, Fabbian, Ndour e Gnonto, in caso di ammonizione contro San Marino, salterebbero la partita contro la Norvegia.

I ragazzi vanno seguiti e chi merita è giusto che venga chiamato. Teniamo d’occhio tutti quelli che sono in età. Savona (unica novità nella lista dei convocati, ndr) ha sempre fatto parte della griglia dell’Under 21, ha fatto molto bene e come Pisilli ha dimostrato di poterci stare. Il torneo di Tolone è servito per vedere giocatori che non erano mai venuti e che ora sono nel gruppo.

Un gruppo che farà di tutto per andare all’Europeo? I giovani sono il futuro in qualsiasi ambito della vita e bisogna sempre avere un occhio di riguardo nei loro confronti. E’ giusto che si parli di giovani e speriamo che continuino a giocare non solo perché siamo all’inizio della stagione e le rose sono incomplete; noi, dal canto nostro, abbiamo una qualificazione da raggiungere e dobbiamo ottenere il massimo dei risultati. Contro San Marino andrà in campo la squadra migliore: può sembrare una partita facile (all’andata l’Italia vinse 7-0 a Serravalle, ndr) ma partite facili non ce ne sono. Dobbiamo fare il meglio in queste due gare e poi giocarci la qualificazione nella terza.

Fondamentali le motivazioni? Ci sono delle partite da giocare, non ci sono partite facili: lo diventano solo se giocate in un certo modo. Dobbiamo preparare questa come avessimo davanti la Norvegia o l’Irlanda: San Marino si difende, ti aspetta nella propria metà campo, difficilmente inizia il gioco da dietro ma punta alle ripartenze. Sono aspetti che comunque vanno preparati e partite che vanno preparate sempre allo stesso modo».