Italia: Mancini raduna i talenti futuribili. C’è un nuovo “Oriundo”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Italia e su Mancini che raduna i talenti del futuro e pensa ad un nuovo Oriundo per la sua Nazionale.
Sabato 26 marzo, 48 ore dopo la disfatta di Palermo con la Macedonia, Mancini aveva già deciso di proseguire l’avventura con l’Italia. Un chiodo fisso: il Mondiale americano del 2026. Quel giorno, nel silenzio spettrale di Coverciano, convocò lo staff e gli osservatori azzurri in Aula Magna. Scopo della riunione: uno screening completo del calcio italiano per andare in profondità, in categoria Primavera e nelle nazionali giovanili, per scoprire i potenziali campioni del futuro. Pochi, se possibile da selezionare in anticipo, tirare su e seguire. Con l’idea di capire subito quali nomi potrebbero diventare, tra due o tre anni, i nuovi Locatelli, Donnarumma e Chiesa del calcio italiano. Il ct campione d’Europa, fallito l’ingresso in Qatar, non pensa ad altro. Ricostruire la Nazionale in quattro anni. L’unico modo per cancellare l’apocalisse provocata bissando il flop di Ventura nel 2017.
I BABY. Roberto non ci ha chiuso occhio per qualche notte e da allora, dopo averne parlato con Gravina, ha cominciato a gettare le basi per un lavoro a lungo termine. Due mesi di studio. Ha seguito l’Italia Under 17 di Corradi, ora impegnata all’Europeo di categoria. Si è informato e sta seguendo diversi giovani. Ha visto il derby Primavera tra Inter e Milan. Si è mosso senza guardare solo la Serie A o l’Under 21 di Nicolato, che già conosce. Così ecco l’idea. Una leva calcistica azzurra. La ripartenza dell’Italia, a campionato finito, si consumerà attraverso un raduno giovanile di cui si conosceranno i dettagli tra poche ore. Tre giorni di raduno a Coverciano, tra il 23 e il 27 maggio, in cui lavorerà con una ventina di talenti. Solo giovani. Tutti ragazzi nati nel 2003, nel 2004 e nel 2005, molti dei quali già nell’Italia Under 20 di Bollini, nell’Under 19 di Nunziata e nell’Under 18 di Franceschini. Mancini attingerà dai club, fatti salvi gli impegni ufficiali. Difficilmente, tanto per fare un esempio, potrà chiamare Miretti, atteso dai playoff con l’Under 23 della Juve in Serie C. Da Scalvini, già chiamato a gennaio, a Esposito, Volpato e Ciervo, passando per Samuele Vignato o Tommaso Mancini, promettente centravanti della Primavera del Vicenza. Bisognerà aspettare per i nomi.