Gabriele Gravina è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara persa dall’Italia contro la Macedonia.
Ecco le sue parole:
«Il programma continua e deve essere la cura per cucire le lacerazioni che abbiamo subito. Insieme abbiamo vissuto esperienze bellissime e dobbiamo superare questa amarezza. Capisco le esigenze nel sapere. Ci metto la faccia, non ho timore. Il risultato è ingiusto, penalizzane per i nostri ragazzi, la nazionale e i rifossi. Dobbiamo rilanciare il percorso che mancini stava portando avanti. Anche il mio progetto va avanti. Saranno giornate dove qualcuno cercherà in tutti i modi di capire, ma fanno anche parte del rovescio della medaglia, come abbiamo gioito questa state sono pronto a ricevere tante critiche. Sono pronto a riceverle, le avevamo previste. Non c’è nessuno spiraglio di sfiducia. Abbiamo toccato con mano l’affetto per la nazionale, si va avanti a testa alta. Dobbiamo capire l’errore. L’entusiasmo degli italiani è sentimento. Questo sentimento va salvaguardato e custodito. Non può essere perso per una partita. Rimanere un sentimento fortissimo. Le critiche ci stanno, sarebbe un gravissimo errore scalfire questa. Palermo è stata eccezionale già da ieri. erano anni che non vedevo quello che abbiamo visto questa sera a Palermo. La città è stata straordinaria e torneremo presto perché strameritata la nostra presenza».
«Il messaggio che volevamo lanciare è quello legato agli interessi imprenditoriali dei proprietari dei club. I ragazzi alle convocazioni arrivano con contentezza, i club mostrano più resistenza. La nazionale è vista più come un fastidio. La mia non è diplomazia, ma forma di rispetto. La lega e le società tutelano il loro patrimonio, noi possiamo solo chiedere non possiamo fare altre. Se il progetto non è condiviso non possiamo imporre. Questo fa parte del confronto e del dialogo, altro deve far riflettere perché la progettualità è monca, sono pochissimi i selezionabili e su questo tema dovrebbe riflettere. C’è qualcosa che va rivisto. le valutazioni politiche sono nostre e dobbiamo aprire un confronto più incisivo. Non è la serata per poter accampare delle ipotesi alternative al risultato negativo e d questo dobbiamo partite se vogliamo costruire il bene del nostro Paese. Questa sera l’Italia ha perso immeritatamente, una squadra bella sotto il profilo del sentimento e dell’amicizia e non può essere scalfito da questa eliminazione».