L’edizione odierna di “Repubblica” parla di almeno 10 mila morti in più nel conteggio della pandemia del Coronavirus. «Stimiamo un numero di decessi reali, dovuti direttamente o indirettamente all’epidemia, molto superiori a quelli riportati nei bollettini giornalieri del Dipartimento delle Protezione Civile: nelle province maggiormente colpite come Bergamo si arriva a più del doppio». Comincia così lo studio diffuso ieri da un gruppo interdisciplinare di scienziati, tra cui i fisici Giorgio Parisi, Enzo Marinari, Federico Ricci-Tersenghi, Luca Leuzzi e il biologo Enrico Bucci, che ha preso in esame i dati della mortalità in Italia nel periodo 22 febbraio — 4 aprile così come sono stati forniti dall’Istat. «Al 4 aprile 2020», scrivono, «il numero reale di decessi in eccesso dovuti all’epidemia (in modo diretto ed indiretto) era circa 25.000».