Italia, Gravina: «Con me questa federazione è stata la più efficiente da quando esiste la FIGC»
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, durante la Giunta Nazionale del Coni si è espresso sulle mancate qualificazioni dell’Italia alle ultime due edizioni dei Mondiali.
Di seguito le sue parole:
«In questi ultimi cinque anni questa federazione è stata la più efficiente da quando esiste la FIGC, senza offendere i predecessori – ha dichiarato il presidente della FIGC uscendo dalla Giunta Nazionale del Coni -. Sento parlare di mancanza di risultati, evidentemente amiamo ricordare solo un aspetto negativo. Io accetto le critiche perché ci fanno crescere, ma devono essere leali. Dopo 60 anni abbiamo vinto un Europeo, dopo 20 un campionato d’Europa Under 19, secondi al Mondiale Under 20, campioni d’Europa nel beach soccer, abbiamo centrato il terzo posto alla Nations League, ottenuto l’assegnazione di Euro 2032. Nel 2020 abbiamo combattuto per salvare il calcio italiano post pandemia, abbiamo anche ottenuto il risultato di imbattibilità con 37 partite utili consecutive – ha aggiunto -. Dov’è la mancanza di risultati? Nella progettualità? Perché non andate a vedere i progetti sociali, cosa facciamo nelle scuole. Siamo gli unici che hanno una divisione paralimpica e sperimentale. Io devo difendere il mondo del calcio, il mondo della federazione e dei miei collaboratori».
«Il calcio ha dei problemi, ma è anche la cartina tornasole di questo paese – ha continuato Gravina -. Non ghettizziamo il calcio come unico soggetto negativo di questo paese. Anche qui si può fare un elenco completo. Si parla di calcio scommesse, ma diciamo come stanno le cose, non c’è un’alterazione di risultato. Poi, l’indebitamento. Certo non è un frutto nostro, ma abbiamo degli indicatori che abbiamo preteso come forma di rispetto. Se ci sono poi leggi dello stato che permettono il rinvio delle coperture delle perdite per 5 anni e questo ammonta a una indebitamento fortissimo in capo alle società, ma perché io non devo far rispettare le leggi. Spiegatemelo. Si parla di diritti ed è stato risolto. Si parla di doping, c’è stato un caso, quando poi in altre federazioni e sport si parla di doping ad altri livelli. Non mettiamo tutti insieme questi elementi per pensare di costruire un attacco alla persona. Io accetto tutte le critiche, ma bisogna portare rispetto».