Italia fuori dal Mondiale. La notte che Palermo non voleva

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla delusione della città di Palermo dopo la disfatta azzurra davanti ai 34mila del “Renzo Barbera”.

L’urlo che dal 1′ spinge la Nazionale è come rafforzato dal pensiero che per la prima volta dopo due anni ci si ritrova all’interno di uno stesso stadio italiano a capienza piena. Oltre 34.000 persone, una festa che a Palermo, dopo la scomparsa dalla A, non si registrava da anni. Una festa finita purtroppo nelle lacrime. Il primo boato è delle 19,55. Entrano in campo i tre portieri e per Gigio Donnarumma c’è un’ovazione. E il Barbera a quell’ora è già abbastanza pieno da farsi sentire. Lo capisce anche la Macedonia, che scende in campo per il riscaldamento qualche minuto dopo e viene sommersa dai fischi. Ne passano altri tre e Ciro Immobile guida l’entrata dal sottopassaggio degli azzurri. L’altoparlante suona “il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, insomma il clima è già quello giusto. Nel pre gara, i primi fischi per l’inno macedone sono coperti velocemente da applausi. Sotto le squadre schierate la scritta Pace, riportata anche in cirillico. Palermo vuole dare una dimostrazione di civiltà e calore “sano”. Per sicurezza, un’ordinanza comunale ha vietato la vendita di alcolici dalla mezzanotte del giorno precedente.

La mattinata. La sgambatura della mattina Mancini l’aveva effettuata nell’impianto del “Tenente Onorato”, rinnovatissimo negli spogliatoi e nel manto erboso dopo i lavori appositamente voluti dalla Federazione di concerto con le autorità militari proprietarie dell’area. La nazionale è stata accolta dall’assessore allo sport della Regione Sicilia, Manlio Messina, e dalle massime istituzioni del settore, il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello e il comandante del Comando Militare Esercito Sicilia Angelo Scardino. La struttura adesso resterà a disposizione della città e potrebbe interessare al Palermo, più per la prossima stagione che per quell’attuale, in attesa di vedere partire finalmente il progetto del centro sportivo rosanero in zona Torretta, legato al finanziamento del Credito Sportivo che sta studiando la pratica. In tema di rapporti con la società rosanero, il presidente Gravina ha anche visitato il Palermo museum realizzato all’interno dello stadio Barbera, accompagnato dal presidente Dario Mirri e alla presenza di due grandi ex della squadra come Sirigu e Belotti, le cui maglie fanno parte dei “memorabilia” presenti.

Sport & Salute. Presente in città per la sfida azzurra anche il presidente di Sport& salute Vito Cozzoli, che ha partecipato alla giornata svoltasi presso l’Istituto comprensivo “Sciascia” del quartiere Zen nell’ambito del progetto Inclusione. Con Tania Di Mario e Giuseppe Gibilisco, campioni di pallanuoto e atletica, a fare da testimonial, sono stati annunciati laboratori di tutta una serie di attività diverse dal calcio. «Dobbiamo celebrare anche l’altra faccia della medaglia – ha dichiarato Cozzoli – vogliamo portare lo sport a tutti e in particolare nelle periferie».

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Redazione Ilovepalermocalcio