L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Italia-Francia, sfida dell’ultima giornata della fase a gironi della Nations League e in programma alle ore 20:45 di stasera, domenica 17 novembre, a San Siro.
Agli uomini di Luciano Spalletti basta un pareggio consolidare il primo posto del girone e confermare il rinascimento azzurro. Solo due mesi fa, la Nazionale sembrava sull’orlo di una crisi profonda, ma quattro vittorie e un pareggio hanno cambiato le prospettive, garantendo l’ingresso ai quarti di Nations League e il bonus come testa di serie per le qualificazioni al Mondiale 2026.
Tentazioni tattiche
Spalletti ha lasciato intendere di voler cambiare il meno possibile rispetto alle ultime uscite, ma non sono esclusi colpi di scena. Kean sembra in pole position per il ruolo di centravanti, con Barella confermato sulla trequarti e per mantenere un centrocampo a quattro in grado di fronteggiare la Francia. Locatelli dovrebbe prendere il posto in regia di Rovella, mentre Cambiaso potrebbe essere preferito per la fascia. Occhio anche a Daniel Maldini, provato in allenamento e pronto per un possibile debutto davanti alla tribuna affollata di leggende azzurre come Capello, Vieri, e Donadoni.
Le insidie dei Bleus
La Francia, vicecampione del mondo, arriva a San Siro con una formazione rinnovata. Deschamps ha lasciato a riposo Mbappé, ma può contare su giocatori del calibro di Thuram, Coman, e Rabiot, con Barcola e Kolo Muani pronti a subentrare. I Bleus sono un avversario temibile, ma Spalletti è stato chiaro: “Per tenerli a bada non servono calcoli, ma l’atteggiamento giusto e la voglia di attaccare”.
Un confronto storico
San Siro freme per accogliere un’Italia che vuole continuare a emozionare. I 68.000 biglietti già venduti testimoniano l’entusiasmo del pubblico milanese, pronto a sostenere gli azzurri. Un omaggio a Gigi Riva, con i suoi gol proiettati sul maxischermo, darà il via alla serata, che si spera possa chiudersi con una nuova pagina di grandezza per l’Italia.
La posta in gioco
Con due risultati su tre a favore, l’Italia può permettersi anche una sconfitta di misura. Tuttavia, perdere con due gol di scarto favorirebbe la Francia nella differenza reti, consegnando loro il primato. Ragionamenti speculativi che Spalletti non vuole fare: la nuova Italia guarda avanti con fiducia e punta a chiudere il girone senza passi indietro.