L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Euro 2032 e l’assegnazione Tv che si deciderà oggi.
Non è ancora fatta, anche se questa mattina le federazioni di Italia e Turchia si aspettano e contano di raggiungere il traguardo a Nyon attraverso la candidatura congiunta per il 2032: si riunisce il Comitato Esecutivo dell’Uefa per assegnare le due edizioni successive all’Europeo che si terrà in Germania nel giugno 2024. Nel 2028 toccherà al Regno Unito e all’Irlanda: due paesi per cinque federazioni calcistiche (Inghilterra, Scozia, Galles, Eire, Irlanda del Nord). Nel 2032, se andasse a vuoto la candidatura di Roma e Istanbul, sarebbe una sorpresa. Gabriele Gravina e Mehmet Büyükekşi, presidente della Turkish Football Federation (TFF), a luglio hanno deciso di condividere l’obiettivo, passando da concorrenti ad alleati.
Il numero uno di via Allegri ieri è sobbalzato per le dichiarazioni di Evelina Christillin, rappresentante Uefa nel Consiglio della Fifa, che ha definito “cosa fatta” l’assegnazione. «Evelina è un’inguaribile ottimista – ha spiegato il presidente della Figc – abbiamo profondo rispetto per l’Uefa e il Comitato Esecutivo, chiamato a decidere sull’assegnazione. Niente ancora è fatto. Auspico che la valutazione della candidatura congiunta, che stiamo per presentare ufficialmente, sia positiva». È un’ipotesi remota ma in teoria, con nove anni davanti e qualora non fosse soddisfatto, l’Esecutivo potrebbe anche prendere tempo e riaprire le candidature: si va a votazione.
TEMPI. Due chiavi di lettura spiegano perché Roma e Istanbul si siano alleate, non solo per il contenimento dei costi. I turchi, che pure hanno stadi modernissimi e sono decisamente più avanti rispetto al nostro Paese per impianti sportivi, si sono candidati cinque volte in passato senza successo. In Italia, da quando è stato consegnato il Final Bid Dossier ad aprile, coinvolgendo governo, Parlamento e Comuni delle città interessate, non sono stati compiuti passi avanti significativi. Gravina ha colto l’opportunità per stimolare amministrazioni e club a entrare in concorrenza per la costruzione o la riqualificazione degli stadi italiani (età media 68 anni), azzerando i rischi di un fallimento. Così accorcerebbe di tre anni i tempi per la presentazione di progetti con relativi finanziamenti. Dieci città interessate (Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona), diventeranno cinque o sei se verrà assegnato all’Italia e alla Turchia, ma da qui al 2026, quando saranno stabilite le sedi dell’Europeo, si scatenerà la corsa. È una mossa politica. Meglio aprire ora una nuova strada piuttosto che restare al palo.
CERIMONIA. Gravina, il segretario generale Brunelli e Antonio Talarico (project manager di Euro 2032) sono stati accompagnati in Svizzera da due ambasciatori d’eccezione: Gigi Buffon, capodelegazione dell’Italia e monumento azzurro, con Ilaria D’Amico, sua compagna, giornalista e conduttrice tv. L’Ambassador turco sarà invece Volkan Demirel, ex portiere della Nazionale turca (66 presenze tra il 2004 e il 2014). Alle 10,30 è prevista la presentazione della candidatura di Italia e Turchia, poi l’Esecutivo si riunirà per decidere, tra le 11.30 e le 12 la cerimonia di assegnazione. L’evento verrà trasmesso in diretta su Rai2 e in streaming sui canali web di Figc e Uefa.