Il 6 aprile scadrà il decreto attualmente in vigore e il governo sta già pensando alle misure da inserire nel prossimo: da una parte si ragiona su una mini proroga delle restrizioni vigenti almeno fino al 20 aprile e dall’altra sul varo di un nuovo provvedimento che vada verso una serie di riaperture graduali, a partire da quella delle scuole elementari (e forse medie) in zona rossa.
Le ipotesi sul decreto del 6 aprile
Per il momento non è ancora stata presa alcuna decisione ufficiale ma una delle piste di cui si parla con più insistenza è quella che prevede una proroga di 7 o 10 giorni dell’attuale decreto. Cosa che consentirebbe di consolidare i risultati ottenuti con le chiusure. Valutato l’andamento dei contagi e gli effetti delle restrizioni, ci sarebbe poi la possibilità di procedere con alcune riaperture graduale.
Soltanto quella delle scuole elementari in zona rossa potrebbe arrivare già dal 7 aprile.
Ad annunciarlo è stato lo stesso Premier Mario Draghi durante il suo intervento in Senato. Queste le sue parole: “Se la situazione epidemiologica lo permette cominceremo a riaprire la scuola in primis e almeno le scuole primarie e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, e quindi speriamo subito dopo Pasqua“.
Ancora presto invece per ipotizzare le altre riaperture da inserire nel prossimo provvedimento.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco, secondo cui dopo le festività la situazione vedrà un graduale miglioramento, ha affermato che “ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno grazie alla disponibilità dei vaccini e all’aiuto che arriva dalla stagione più calda“.
Il coprifuoco e restrizioni
Secondo le prime indiscrezioni l’orario del coprifuoco potrebbe cambiare dalle 22 alle 23. Inoltre è previsto un alleggerimento delle restrizioni in zona rossa: si potrebbe tornare ad andare a visitare amici e partenti 2 volte al giorno.