Italia, caos assembramenti: in Liguria ristoranti violano zona arancione, a Roma chiusa Fontana di Trevi

Zona arancione e zona gialla non fa troppa differenza: gli assembramenti si registrano in tutt’Italia complice lo scarso rispetto delle regole e le proteste dei gestori dei locali. Aperti per protesta. Molti ristoranti della Riviera ligure di Ponente, soprattutto a Ventimiglia, hanno tenuto aperto nel giorno di San Valentino nonostante l’intera Liguria sia stata collocata in zona arancione col divieto di apertura per ristoranti e bar. I locali hanno fatto il pienone, soprattutto da parte dei clienti francesi che, non potendo celebrare la festa degli innamorati in Francia, hanno valicato la frontiera. Qualcuno si è spinto fino a Sanremo. A Ventimiglia il ristorante Pasta e Basta, del quartiere Marina San Giuseppe, ha cambiato l’insegna in «Adesso Basta».

Genova, apre anche lo chef stellato Ricchebono
«Avevamo preparato tutto per la festa di San Valentino, anche per questo abbiamo deciso di tenere aperto». Lo ha detto lo chef stellato Ivano Ricchebono che ha fatto il tutto esaurito nel suo ristorante, il ‘The Cook’ di vico Falamonica, a Genova. «Qualcuno ha disdetto perché non se la sentiva, altri invece hanno deciso di venire. E abbiamo fatto il sold out». Altri ristoranti genovesi hanno deciso di tenere aperto: «Abbiamo avuto il sostegno della gente e di tutta la filiera a partire dai fornitori – ha detto una ristoratrice – e se ci multeranno noi impugneremo e faremo ricorso».

Campania
Folla sul lungomare anche in Campania che tuttavia, rispetto alla Liguria, è in zona gialla. Ristoranti sold out, traffico paralizzato nel centro di Napoli. Come se il covid non esistesse, il previsto effetto San Valentino ha trasformato parte della città in una arena per la movida. In tantissimi stamane, soprattutto coppie di giovani, a passeggio sul lungomare, sferzato da un vento gelido ma con il sole a mitigare il disagio: molti indossavano correttamente la mascherina, molti no. Tutto esaurito nei ristoranti, alcuni dei quali hanno accolto a pranzo prenotazioni in due turni per soddisfare le richieste. Ma a sconcertare è stato soprattutto l’ingorgo creatosi all’ora di pranzo nel centro. Circa un’ora e trenta il tempo per percorrere il tratto compreso tra piazza Carlo III e piazza Borsa. Auto in coda lungo via Foria, in entrambi i sensi di marcia.

Auto incolonnate anche a piazzetta Vico, alle spalle di Palazzo Fuga e lungo via Veterinaria, parallela di via Foria. Non meglio è andata lungo via Cirillo e via San Giovanni a Carbonara, dove la presenza dei cantieri con il relativo restringimento della carreggiata ha creato la paralisi quasi totale. Veicoli a passo d’uomo anche lungo corso Umberto I e in via Depretis. Nel quartiere collinare del Vomero, stamattina sold out ai tavolini dei bar già dalla colazione per proseguire poi con l’aperitivo. Non solo giovani in strada ma anche tante famiglie che, tra un caffè e un giro per i negozi dove ci sono gli ultimi saldi, non hanno voluto rinunciare alla tradizionale passeggiata della domEnica. E nell’isola pedonale di via Scarlatti c’erano anche bambini mascherati ‘armatì di coriandoli per festeggiare il Carnevale.