Domenica 9 giugno alle ore 20:45 l’Italia affronterà la Bosnia nell’ultimo test amichevole. Ad una settimana dal debutto agli Europei, il CT Luciano Spalletti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa:
«Per quanto riguarda le condizioni di Barella, siamo stati ottimisti fin dal primo momento perché è sempre stato sotto controllo. Non può essere considerato per la partita di domani, ma siamo fiduciosi per l’Albania. Lo stesso vale per Meret. Domani mi aspetto di mettere in pratica l’analisi che abbiamo fatto dopo l’ultima partita. C’è stato tempo per provare certe cose, quindi mi aspetto che facciano meglio. Giocherà Scamacca. Affrontiamo una squadra che fa delle ripartenze la sua prima qualità. Mantengono il blocco squadra basso e ti danno la sensazione di poter gestire la partita. Se non sei equilibrato sulle ripartenze puoi soffrire, se sbagli troppi passaggi può rivenire fuori la gara contro la Turchia. Dobbiamo migliorare quando abbiamo la palla nella loro metà campo e difendere bene; altrimenti succederà qualcosa che non ci piace. Serve più qualità anche in attacco. Bisogna riuscire ad avere la qualità per ritagliarsi i mezzi spazi che creano difficoltà nelle marcature.
Podio agli Europei? Non saremo mai tranquilli, indossando la maglia dell’Italia, quindi dobbiamo aspirare a tanto. A volte nelle partite si fa fatica ma dobbiamo dimostrare di saperci assumere questa responsabilità: lavoriamo in modo serio e puntiamo al massimo. Sappiamo da dove veniamo, sicuramente la cosa migliore è non dire a questi ragazzi che l’unico modo per indossare con orgoglio questa maglia è vincere. Quando sono arrivato, c’era una ferita aperta. Agli Europei ci stiamo andando, poi vediamo di crescere in questo percorso ma siamo partiti da una non qualificazione al Mondiale. Abbiamo vinto nel 2021, ma siamo partiti da una non qualificazione al Mondiale. Non vogliamo essere gli hacker di noi stessi, stiamo lavorando in maniera seria. Abbiamo una squadra forte. Non li ho scelti io, meritavano di essere selezionati perché erano i migliori. Pellegrini ha le qualità per indossare la numero 10. Tornare ad Empoli da CT? I biglietti li ho comprati tutti io. Ci saranno tutti i miei amici, sicuramente mi sentirò a casa mia perché lì ho vissuto momenti bellissimi e tutta la mia infanzia. Sono stato allenatore del settore giovanile, ho allenato la prima squadra, è stata una esperienza bellissima che mi dà emozioni importantissime quando me la ricordo. Sarà molto emozionante».