L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Figc che potrebbe fare dietrofront riguardo alla sede dove giocare Italia-Macedonia. Inizialmente scelto il Renzo Barbera, ma le condizioni del campo di questi ultimi giorni starebbe suscitando qualche dubbio.
Quando mancano ormai una novantina di giorni a Italia-Macedonia del Nord del prossimo 24 marzo, primo spareggio verso Qatar 2022, la scelta di giocare a Palermo, oggettivamente una delle capitali del Sud della Nazionale, si sta rivelando più problematica del previsto.
Il nodo centrale è senza dubbio lo stato del terreno di gioco del Barbera. Anche le immagini di Palermo-Bari della scorsa domenica hanno evidenziato le pessime condizioni del manto erboso (complice una partita-evento benefica pro alluvionati di Catania, organizzata da le Iene, disputata in precedenza sotto un autentico fortunale).
Un rischio, noto fin dall’inizio alla Federazione e al ct Mancini, rassicurato comunque sul piano previsto in via Allegri per ovviare a questo deficit logistico. Martedì 28 dicembre è previsto infatti il primo atto del programma di avvicinamento all’evento, con la risemina e la risistemazione del campo della Favorita. Seguirà un fermo tecnico di una decina di giorni (il 9 gennaio è in calendario Palermo-Messina, 21ª di serie C, girone C). Tra gennaio e marzo sono previste solo 7 partite.
Ma un secondo aspetto del problema riguarda il fatto che fin qui la squadra di Filippi non solo ha giocato in campionato ma si è anche allenata quasi quotidianamente al Barbera, non avendo più da tempo la disponibilità del campo militare di Boccadifalco. Dunque la Federazione deve aiutare il Palermo a trovare una struttura che gli consenta di continuare a coltivare il sogno promozione.
Il campo del Cus Palermo o il sintetico dello Sporting village dell’ex Giacomo Tedesco non sembrano soluzioni ideali, l’ipotesi di rimettere a posto Boccadifalco appare complessa. Se le cose non dovessero trovare una giusta e rapida soluzione la Federazione potrebbe anche riconsiderare la propria scelta (Bergamo più di Bologna l’alternativa).