Secondo quanto riportato da “ANSA.it”, ben 15 siti streaming che diffondevano illegalmente e a pagamento le partite della Serie A sono stati oscurati. L’inchiesta del “Nucleo Speciale Beni e Servizi” della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura, ha preso spunto da una denuncia presentata proprio dalla Lega Serie A nei confronti delle trasmissioni illegali. Secondo quanto hanno ricostruito i finanzieri, chi gestiva i siti utilizzava la cosiddetta “Iptv” (Internet protocol Television), attraverso la quale venivano acquisiti e ricodificati i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento e successivamente distribuiti sulla rete sotto forma di un flusso di dati ricevibile dagli utenti che avevano sottoscritto un abbonamento illecito. Le indagini, ancora in corso, puntano all’individuazione di chi gestiva l’organizzazione, comporta da decine di rivenditori, ma anche delle centinaia di clienti che guardavano illegalmente le partite.