Io, Juventino a Palermo lotto ogni giorno contro provincialismo di basso livello. La lettera
La sempre attuale discussione sul tifare una squadra che non rappresenta la propria città e, nel caso specifico, sul tifare una grande squadra anziché il Palermo, ha raggiunto un nuovo capitolo. Vi proponiamo una lettera di un tifoso juventino e nativo di Palermo, pubblicata sul portale “juwelcome.com”, che spiega in modo molto diretto le sue motivazioni riguardo la sua fede calcistica ed attacca in maniera per nulla velata i supporters rosanero.
“Quante volte, noi che non siamo nati o non abitiamo nella città di Torino, veniamo accusati, insultati, semplicemente perché tifiamo Juve. Oggi vi voglio spiegare cosa significa essere Juventino nel capoluogo siciliano. Premetto che tifo Juve dal 1986. Chi è più anziano di me, sa benissimo in quell’anno iniziava il lungo digiuno di successi in campionato, che durò ben 9 anni. In mezzo, troviamo una Coppa Italia del 1990, vinta contro il Milan stellare di Sacchi e dei tre olandesi (indimenticabile il gol di Galia a San Siro e le parate di Stefano Tacconi). E due Coppe Uefa, una vinta lo stesso anno nel derby contro la Fiorentina…e un’altra nel 1993, vinta dalla squadra del Trap-Bis con un Roby Baggio in grande spolvero. Tornando al campionato, in quei 9 lunghissimi anni, abbiamo visto trionfare spesso il Milan, un paio di volte il Napoli di Maradona, l’Inter di Trapattoni e la Sampdoria di Vialli e Mancini. Tanti bocconi amari per noi, ma mio padre, un giorno d’estate mi regalò la maglia n. 9 all’epoca indossata da un giocatore che alla Juve risultò praticamente inutile, Ian Rush. Era il mio idolo all’epoca (non insultatemi vi prego, poi col tempo ho saputo scegliere meglio). Perché vi ho fatto questa premessa? Perché a Palermo, la cosa che più mi sento ripetere è: “Sei schiavo della vittoria”. Capite? In 9 anni non vinco quasi nulla….e sono schiavo della vittoria? Oggi si, lo dico a chiare lettere, sono schiavo della vittoria, perché io, Juventino, voglio vincere sempre. Sennò che senso avrebbe il nostro…Fino alla Fine? Proseguiamo. Un’altra “cagata” che viene ripetuta a Palermo è: “Io tifo Palermo perché ho senso di appartenenza della mia terra”. Perché adesso il senso di appartenenza della propria terra te lo da la squadra per la quale tifi. Non lo sapevo, ve lo giuro. (Il patron del Palermo è Maurizio Zamparini, un friulano Doc che minaccia un giorno si e l’altro pure di mollare). Si sentono offesi quando un palermitano juventino intona dei cori contro il Palermo. Ti dicono è indegno che un palermitano offenda la propria città. Ho provato a spiegar loro che i cori, riguardano solo l’aspetto calcistico e non quello territoriale. Ma credetemi, non ci arrivano. Di contro, si fanno insultare in maniera molto più pesante da interisti e milanisti (sempre abitanti e nativi del capoluogo siciliano) senza batter ciglio. Chissà perché….Altra frase da oscar è uno degli slogan preferiti dai tifosi rosanero: “Non tifo per gli squadroni ma tifo te!” Qui sono pure falsi ed ipocriti, perché quest’anno, come ogni anno, hanno tifato per tutte le squadre che la Juve ha affrontato in Euorpa, qualcuno ha anche acquistato la divisa (fasulla ovviamente) del Barcellona lo scorso 6 giugno. Quindi, non tifano per gli squadroni, ma hanno tifato Barcellona (che non è una squadretta). Andiamo alla questione stadio. Quando la Juve scende in Sicilia, il settore ospiti è stracolmo, così come il resto dello stadio (l’unico tutto esaurito stagionale del Barbera coincide guarda caso con l’arrivo della Vecchia Signora). Non vi dico le minacce che precedono il match. “Guai a voi se esultate ai gol della Juve” “Se vi becchiamo con la maglia bianconera finite in ospedale”. Addirittura, una signora (?), alla vigilia, mise la sua faccia su Facebook, con testuali parole al seguito: “Vedete questo viso? Memorizzatelo e se siete Juventini non statemi vicino all’interno dello stadio, perché vi butto di sotto”. Vi confesso che avrei tanto voluto star vicino a questo essere vivente, per farle vedere quanto io creda nella parità dei sessi… Per far capire l’intelligenza del tifoso palermitano medio, vi dico solo che a distanza di dieci anni, quando Luca Toni gioca al Barbera, viene ancora bersagliato e tacciato di tradimento. Invece Mauricio Pinilla non può permettersi di esultare quando segna ai rosanero. Fate un pò voi… Io sono di Palermo, ho tifato, tifo e tiferò sempre Juve. Perché allo stadio, alla tv o alla radio, quella squadra, quei colori, mi fanno battere il cuore, mi fanno bollire il sangue, mi fanno piangere e gioire. Questa è appartenenza, tutto il resto è provincialismo di bassissimo livello, culturale e sportivo. Chiudo raccontandovi un episodio che mi è capitato diversi anni fa. Ero al bar e indossavo una maglia con la scritta Juventus, bella grande, in primissimo piano. Un tizio mi guarda e mi fa: “Ma non ti vergogni a portare quel nome addosso?” Io risposi così: “Questa scritta che inizia con la J, è il sangue che mi scorre nelle vene, ne vado orgoglioso e fiero, ma tu….chi ca*** sei??”
Giacomo Piazza (Coordinatore di redazione di Juwelcome)