Inzaghi all’attacco: «Il mio Venezia non si accontenta. Siamo in grande forma. Per la A diretta è dura ma ai playoff…
«Tutti dicevano che dovevamo salvarci, questa squadra due anni fa era in Serie D, non abbiamo speso come altri…» eccetera. Il disco di Pippo Inzaghi si è rotto e ripete da mesi le stesse note. Ok, l’hanno capito anche i sassi. Ma adesso che il gioco si fa duro, che il Venezia è in formissima e si gioca la A, forse è il caso di passare al rock.E Pippo, come sempre in tuta e carico a pallettoni, torna a fare quello che l’ha reso famoso: attaccare per fare gol. «Ho sempre detto quelle cose per levare tensione a una squadra neopromossa. Ho fatto quello che mi ha chiesto la società, che voleva la salvezza. Ma ho sempre creduto di poter fare di più. Ora siamo in ballo e balliamo: per la A diretta è dura, ma ai playoff…».
Chi sta meglio di voi? «Certe corazzate hanno nomi che possono decidere le partite in ogni momento. Noi invece possiamo permetterci di perdere qualcuno: Andelkovic e Pinato sembravano indispensabili, invece hanno fatto benissimo anche Cernuto e Suciu, o in avanti Marsura. Chi giocava sempre bene la sua parte». Chi non va inA diretto rischia il contraccolpo psicologico ai playoff. Voi no. «Non abbiamo l’assillo ma ci proviamo, la serenità è dalla nostra. A livello fisico quello che c’è, c’è: ora conta la testa.E per noi fare la terza promozione di fila sarebbe storico».Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.