L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla trattativa di Marotta per portare Dybala all’Inter
I soldi e l’onore. Un mix bollente tra le ragioni della Juve che rincorre salutari risparmi e l’amarezza di Dybala, ferito nell’orgoglio dopo quell’intesa imbastita mesi fa e smarrita per strada. Lo strappo è sotto gli occhi di tutti, con l’Inter pronta a scendere in campo per il clamoroso ratto della Joya a parametro zero.
Nelle ore immediatamente successive al “disobbedisco” dell’Allianz Stadium non vengono segnalate reazioni dai vertici della Continassa, ma la proprietà bianconera si riserva una nuova mossa, a prescindere dall’ormai noto appuntamento di fine febbraio per riprendere (o meno) la trattativa.
Opportunità. Mal contati sono una quarantina di giorni. Un’inezia per le tempistiche dell’attività agonistica, ma un’eternità per le esigenze del mercato. Non a caso ieri sera nel prepartita di Bergamo l’a.d. interista Beppe Marotta ha lanciato il guanto di sfida in tv: «Siamo pronti a cogliere le opportunità». Una formuletta magica per uno specialista come lui degli affari a scadenza: Pirlo in bianconero a scadenza dal Milan spicca nel suo biglietto da visita. Significative anche le altre sue riflessioni: «È normale che quando un giocatore come lui arriva a scadenza ci siano delle voci. È l’aspirazione di ogni club monitorare le opportunità di mercato, con l’ambizione di avere l’asticella sempre molto alta. I tentativi vanno fatti con tutti, ma abbiamo un parco di quattro attaccanti molto forti, molto professionali e siamo a posto così».