Inghilterra: proposta una legge “Anti-Manchester City”. Cosa succede

Nelle ultime settimane il Manchester City sta vivendo il momento più difficile dell’era Guardiola, in quanto ha rimediato cinque sconfitte consecutive e un pareggio in rimonta (da 3 a 0 a 3 a 3) in Champions League contro il Feyenoord. Per il club del City Group la situazione potrebbe peggiorare anche fuori dal campo. Infatti, in queste ore, in Inghilterra sta circolando una proposta di legge che costringerebbe i proprietari del Manchester City e del Newcastle a vendere le quote societarie.

Ad avanzare la proposta è stato il parlamentare laburista Lord Bassam di Brighton. Il Times ha provato a spiegare in cosa consisterebbe l’emendamento: “Nessun club controllato dallo Stato può ottenere una licenza operativa e qualsiasi club interessato deve dimostrare all’IFR (ente indipendente di regolamentazione del calcio) di essersi liberato del controllo statale prima di richiedere una licenza operativa”. In altre parole, le società avrebbero la licenza di operare in Premier League soltanto se le proprietà non sono controllate da uno stato. Le Manchester City e Newcastle (una con Mansur bin Zayd Al Nahyan, membro della famiglia reale di Abu Dhabi, e l’altra con il fondo saudita PIF) sarebbero costrette, dunque, a cedere il titolo in quanto rientrano in questa casistica.