Inferno Catania, ora tutto è perduto: «Questo è il momento per silenzio e dolore»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla fine del Catania.

I borsoni già sistemati nella tarda mattinata di una domenica in cui i calciatori del Catania non lasceranno il village di Torre del Grifo per dirigersi allo stadio. Cambia totalmente la direzione: tutti in aeroporto, per lasciare definitivamente la terra del vulcano. Il campionato del Catania è finito ieri, nella maniera più brusca possibile: una triste comunicazione del Tribunale che metteva fine all’esercizio provvisorio, quando mancavano appena quattro sfide alla conclusione della stagione regolare.

Un commiato improvviso, che è un misto di rabbia e rimpianti, ma anche con la consapevolezza che qualcosa sarebbe accaduto, dopo due anni complicati, fitti di penalizzazioni, stipendi pagati in ritardo, fallimenti e trattative sempre infruttuose. La fine era nota.

Tante le reazioni sia da parte sia della classe politica catanese, ma anche di ex Catania. Da Davide Baiocco: «Si ricostruisca su basi solide, oggi c’è solo dolore», a Ciro Polito, oggi ds del Bari: «Sono davvero addolorato perché l’affetto e il calore dei tifosi non si dimenicano».