Il presidente della FIFA Gianni Infantino, intervenuto durante il World Economic Forum di Davos, ha dichiarato:
«Mandela diceva che lo sport può cambiare il mondo e aveva ragione. Il calcio è lo sport più popolare al mondo, l’ultimo Mondiale è stato visto complessivamente da 4 miliardi di persone, la prossima in Qatar sarà vista da 5 miliardi, parliamo di molto di più della metà della popolazione mondiale. Non sarà solo la migliore coppa del mondo calcisticamente, ma anche perché sarà una esperienza magnifica. Il calcio ha una incredibile forza di unità. La prossima Coppa del Mondo sarà la migliore di sempre, unirà non solo il mondo arabo ma tutto il mondo. E poi ci saranno Messico e USA, dopo che si parlava di mettere un muro tra i due Paesi, che ospiteranno insieme al Canada il Mondiale nel 2026. Solo il calcio può farlo e il calcio può fare ancora di più, ma lo ha già dimostrato ad esempio per quanto riguarda il gender gap, o il fatto che le donne in Iran possano accedere alle partite. Non risolve tutti i problemi, ma è un segnale. Questo tipo di messaggio dimostra che il calcio unisce. Perché il calcio è speciale? Tutti hanno la loro risposta. Se si analizza più in profondità, è unico perché ci sono diverse dimensioni: economica, sociale ed emozionale. L’elemento economico è importante, l’economia del calcio su scala globale vale 200 miliardi di dollari, è come l’economia di uno Stato di media grandezza. Se si pensa poi che il 70% del valore economico del calcio è in Europa e che la parte europea dell’economia mondiale non rappresenta certo il 70%, significa che c’è potenziale economico importante a livello globale. Poi c’è l’ aspetto sociale, perché il calcio cambia la vita di tante persone, e poi c’è l’aspetto emozionale: basti pensare che quando una squadra perde piangono interi Paesi. Credo che il calcio sia molto più di un semplice sport, senza dubbio».