Sono stati 19, fin qui, gli arrestati nell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel tifo organizzato di Inter e Milan. Uno di loro, però, Gherardo Zaccagni, ha chiesto la revoca della misura cautelare al Tribunale del Riesame di Milano. Zaccagni è accusato di fabbricazione di documenti falsi e accesso abusivo a sistema informatico e finito agli arresti domiciliari.
L’imprenditore avrebbe versato per circa due anni, come gestore di alcuni parcheggi presso lo stadio Meazza, ai capi ultras interisti Vittorio Boiocchi e Andrea Beretta circa 4mila euro al mese. Nei prossimi giorni, i giudici del Riesame fisseranno la data dell’udienza per discutere l’istanza di Zaccagni.