Zamparini sembrava ad un passo dalla cessione del Palermo ad un fondo inglese, ma adesso tutto potrebbe saltare per via delle intercettazioni uscite nelle ultime ore. Di seguito uno stralcio delle intercettazioni pubblicate da “LiveSicilia”:
Della vicenda Palermo era normale che Sidoti ne parlasse con Raffaella Vacca, altro giudice del collegio che trattò l’istanza di fallimento: «Io l’altro giorno a coso, a Di Trapani gli feci capire, ma sta fidejussione, io fidejusso te, tu fidejussi me, dico, a che cosa deve arrivare?, no dice, si lo so, me ne rendo conto, io ho spinto più volte dice lui». Secondo i finanzieri, di fatto il giudice avrebbe suggerito cosa fare per evitare il fallimento. Era necessario che Zamparini mettesse mano al portafogli. Cosa che avvenne. Di Trapani, il 16 gennaio, spiegava a Sidoti che «… allora entro venerdì viene fatto un bonifico di quattro milioni di euro di rientro dal pagamento del prezzo da parte di Alyssa in favore del Palermo Calcio… il presidente Zamparini rilascia una fidejussione a garanzia del prezzo che Alyssa deve pagare al Palermo Calcio». Secondo l’accusa, i due sarebbero andati oltre la normale interlocuzione come confermerebbero le parole di Di Trapani: «… ci stiamo obiettivamente anche grazie al vostro stimolo uniformando e dando dei segnali». Una posizione che non convinceva lo stesso Sidoti: «… però questo passaggio non ve lo potere permettere perché sino a tre mesi fa l’attuale presidente (Giammarva, ndr) andava dicendo ‘i bilanci sono tutti a posto’ non si può andare a dire grazie al vostro stimolo».