Seconda missione compiuta per il Palermo di Davide Ballardini. Dopo il successo chiave conquistato domenica scorsa contro il Frosinone, oggi i rosanero hanno ottenuto la seconda vittoria consecutiva, questa volta ai danni della Sampdoria. Tre punti d’oro per i siciliani, che in quel dello stadio “Renzo Barbera” hanno festeggiato insieme ai pochi intimi presenti l’aggancio in classifica del Carpi (sconfitto a Torino dalla Juventus), a quota 35 lunghezze.
È vero, secondo la graduatoria odierna il Palermo sarebbe ancora retrocesso per la differenza reti favorevole agli emiliani, ma l’atteggiamento da grande squadra messo in campo questo pomeriggio contro i blucerchiati fa sperare per il meglio. Gli uomini di Ballardini hanno superato in scioltezza quelli di Montella, arrivati nel capoluogo siciliano per far punti nonostante una classifica tranquilla. Una vittoria voluta e conquistata con il cuore, l’impegno, lo spirito e la grinta di chi ha finalmente realizzato che in ballo c’è davvero troppo per mollare.
«Ci è scattata qualcosa» aveva detto capitan Sorrentino lo scorso weekend nel post partita di Frosinone-Palermo 0-2. E, alla luce del successo odierno, come dargli torto? Il 2-0 rifilato alla Sampdoria degli ex Viviano e Cassani è la vittoria del gruppo. La vittoria di un capitano che ci mette sempre la faccia oltre che i guantoni. La vittoria di una difesa inedita che oggi non ne ha sbagliata una. La vittoria di un grande leader, Enzo Maresca, che insieme al centrocampo si sta prendendo una grande rivincita personale. E poi Rispoli ed un Morganella perfetto seppur fuori ruolo. E ancora il “Mudo” che segna e ispira, insieme ad un immenso Gilardino, grande lottatore su ogni pallone.
Questo è il Palermo oggi. Una squadra “morta” fino a qualche settimana fa e che adesso sta difendendo con il coltello tra i denti il proprio posto in serie A. Un vero peccato aver dovuto aspettare le ultime partite del campionato per vedere un Palermo che vince e soprattutto convince, ma meglio tardi che mai. Grandi meriti vanno a Davide Ballardini, mister di poche parole e tanti fatti. Di sicuro non l’allenatore più amato nella storia del club di viale del Fante, ma un professionista che ha sempre fatto il suo e che, alla luce degli ultimi due risultati, merita solamente applausi.
Continua così la corsa dei rosanero per mantenere un posto in serie A. Restano solamente due finali, a disposizione altri sei punti e la prossima domenica si va a giocare a Firenze contro i viola. Proprio come tre stagioni fa, quando alla 37^ giornata la Fiorentina spedì matematicamente in B Miccoli e compagni con un gol dell’ex Luca Toni. L’impressione però è che quest’anno al “Franchi” si assisterà ad un altro film…