L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul ritorno in Inghilterra di Ranieri.
Quando Claudio Ranieri sabato 16 ottobre si accomoderà in panchina alle 12.30, orario di Londra, per vivere il primo match da allenatore del Watford, contro un avversario di lusso come il Liverpool, mancheranno appena 4 giorni dal settantesimo compleanno.
Non è da tutti festeggiare una cifra rispettabile come questa al lavoro, nel pieno delle proprie funzioni, ma la verità è che il tecnico romano non ha mai pensato al ritiro e aveva voglia di tornare nella mischia dopo l’addio alla Sampdoria. In estate c’era stato un contatto serio con il Lille, compreso un viaggio in Francia per incontrare la proprietà, ma l’affare era rientrato. Ranieri non si è scomposto. Ha trascorso il mese di agosto in vacanza in Calabria e dopo un raid a settembre a Londra per controllare la casa, era rientrato a Roma. Nei giorni scorsi il suo nome era circolato a margine delle vicende del Bologna, ma da tempo il proprietario dell’Udinese, Gino Pozzo, stava pensando a lui per sostituire Xisco Munoz.
Dopo la sconfitta del Watford a Leeds, in poche ore il dirigente italiano ha prima esonerato il tecnico spagnolo e ha poi raggiunto l’accordo con Ranieri. Nel comunicato del club inglese si capiscono chiaramente le ragioni del cambio di guida: «Il consiglio ritiene che le recenti prestazioni indichino fortemente una tendenza negativa in un momento in cui la prestazione della squadra dovrebbe migliorare. Gli Hornets saranno sempre grati a Xisco per il ruolo che ha svolto nell’assicurarsi la promozione della scorsa stagione e gli augurano ogni bene per il futuro».