La seconda ondata di Coronavirus potrebbe avere caratteristiche molto differenti dalla prima. Lo dice in un’intervista a El Pais, Peter Piot, tra i massimi virologi mondiali, impegnato nello studio dei nuovi virus. «Ora so cos’è non solo per averlo studiato, ma anche per averlo conosciuto ‘dall’interno’ ammalandomi. Si tratta di una prospettiva molto diversa e utile, che mi ha dato molte motivazioni in più per combatterlo anche da scienziato», spiega Piot a El Pais. Come molti suoi colleghi, anche lui sostiene che i dati di contagio siano molto sottostimati: «Credo che siamo realisticamente vicini ai 20 milioni di contagi in tutto il mondo e che anche i morti siano molti più di quelli segnalati. Quella del coronavirus, come dell’Hiv, è un’epidemia silenziosa ma è anche molto di più, la più grande crisi sociale in tempo di pace».