L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle proprietà estere in serie B ad eccezione del Sudtirol.
Come lo scirocco dei giorni scorsi sul campionato di Serie B soffia un forte vento da sud. Scopriremo col tempo se si tratta di un fenomeno stagionale, prettamente estivo, o se queste due prime giornate di campionato hanno detto qualcosa di importante.
Certamente hanno detto qualcosa di… sorprendente. Frosinone e Cosenza primi in classifica a punteggio pieno; alle loro spalle il Palermo, l’Ascoli, il Cagliari (oltre il Genoa); ha fatto bene la Reggina che 0 stata sul punto di rinunciare al campionato, ha dato prova di solidità it Bari. E se mettiamo a confronto la partenza delle quattro matricole il bilancio 0 impietoso: sei punti senza una sola sconfitta hanno messo insieme le due squadre che sono state promosse dal girone meridionale della Serie C (appunto Palermo e Bari), zero in classifica per Modena e Sudtirol, le vincitrici degli altri due gironi. Può essere solo una coincidenza, ma 0 anche possibile che qualcosa stia cambiando, che il divario di valori tecnici tra le squadre del Nord e quelle del Sud si stia riducendo, anche se oggi parlare di squadre del nord e del sud è solo un esercizio geografico.
Il Palermo è del City Group, il fondo dello sceicco Mansour, Venezia, Spal, Pisa, Parma, Genoa e Ascoli hanno proprietà americane, il Como è dei miliardari indonesiani Hartono, Celino e De Laurentiis non sono né di Brescia, né di Bari. Questo è un campionato multinazionale, le cui squadre hanno affidato la propria identità alle maglie e ai tifosi. Tutte tranne una, il Sudtirol la cui proprietà non aveva mai partecipato alla serie B a girone unico.