L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sulla gara che il Venezia giocherà questa sera contro il Palermo analizzando le parole di entrambi i tecnici.
È tutto pronto per la sfida di ritorno della semifinale playoff, tra Venezia e Palermo. Il tecnico degli arancioneroverdi Paolo Vanoli è carico, ma comunque mette in guardia i suoi ragazzi dalla insidie di una squadra avversaria di grande valore come il Palermo. Ci sarà un’atmosfera unica e magica con un Penzo sold out che trascinerà i Leoni.
«Stiamo tutti bene, abbiamo recuperato velocemente dopo una grande prestazione fatta contro il Palermo e, sotto questo punto di vista, l’aspetto morale ed emotivo sicuramente ha aiutato moltissimo. Sappiamo però che dovremo essere bravi ed umili ad entrare in campo con la determinazione e la voglia di vincere. Non siamo mai stati una squadra con le qualità per difendere e mantenere un risultato quindi, davanti e con la spinta del nostro pubblico, dobbiamo fare una grande prestazione per superare una squadra forte.
Anche Mignani ha detto che verranno qua a fare un’impresa, quindi dovremo stare attenti con la medesima concentrazione che la mia squadra ha avuto a Palermo: ho detto ai ragazzi che dovrà essere il doppio per la gara al Penzo davanti ai nostri tifosi. Se siamo concentrati, umili e lavoriamo da squadra vera siamo forti, altrimenti potrebbero esserci anche degli sbandamenti. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Sappiamo che c’è in palio tanto, è un’opportunità per avvicinarci al nostro sogno, ma voglio una squadra che non pensi al risultato dell’andata».
È stato un Venezia diverso dal solito quello visto nella sfida di andata al Barbera. Sicuramente meno arrembante, capace di gestire i momenti della partita tenendo un ritmo non eccessivamente alto per non favorire le imbucate del Palermo. È un ulteriore passo avanti nella crescita di questa squadra? «Nei playoff c’è andata e ritorno e le due gare sono completamente diverse. La prima era da non sbagliare soprattutto a livello mentale e di organizzazione di gioco davanti ad un pubblico da record e contro un avversario che veniva da un periodo positivo. È stata fatta una grande partita e ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, ma gli ho anche ricordato che bisogna stare attenti. Il Palermo non ha niente da perdere e possono avere un piccolo vantaggio. Quando andiamo forte siamo una squadra che si esprime al meglio e cercheremo di vincere».
Si aspetta un Palermo più aggressivo, magari con un attaccante in più visto che deve vincere con due gol di scarto? «Penso che rispetto all’andata un uomo in più offensivo mister Mignani lo metterà dall’inizio. Il loro allenatore, la passata stagione con il Bari, ha già vissuto i playoff e sa motivare e gestire bene momenti come questi, a maggior ragione dovremo tenere le antenne dritte. Il Palermo ha un rosa super competitiva e lo hanno dimostrato anche nella partita di andata: sono forti davvero in tutto. Ai playoff tutti ripartono da zero, i punti di vantaggio accumulati in campionato non contano e si incontrano delle squadre con rose importanti, può bastare un attimo per incanalare una partita in un certo modo».
Ci saranno dei cambiamenti dal punto di vista tattico? «Sono convinto che tutti i miei giocatori, anche chi entrerà a gara in corso daranno tutti il 110%. Diffidati? Non ci ragioneremo molto sopra, Ellertsson e Altare non c’erano e Andersen ha fatto una buona gara al Barbera, questa è una nostra forza. Da questo punto di vista sono molto sereno. Tutti insieme abbiamo un grande obiettivo che è ovviamente raggiungere questa finale».
Il Penzo sarà bollente. «Ho detto ai ragazzi che vivo lo sport così, quando entri in uno stadio gremito come Palermo devi trarre forza dai fischi. In casa ti emozioni, il Penzo è emozionante quando è così deve aiutarti a spingerti».