L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Trapani e sulla nuova guida tecnica.
Una decisa sterzata puntando sull’esperienza di un tecnico navigato come Massimo Morgia, anni 70, romano, che nella Sicilia occidentale ha scritto un pezzo di storia della sua ultra trentennale carriera, prima a Marsala e poi a Palermo. A decidere il destino dei due tecnici che lo hanno preceduto sulla panchina granata, Ivan Moschella e Leo Criaco, le cifre impietose dei risultati di un Trapani partito con l’intento di puntare ai playoff ma che in 12 partite di campionato ha raccolto appena 14 punti, un bilancio fatto di 3 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, con 11 gol realizzati e 10 subiti. Nelle ultime 7 partite solo 4 pareggi e 3 sconfitte. Una andatura da retrocessione alla quale i dirigenti granata hanno deciso di porre un freno affidandosi a un tecnico esperto che il Trapani ha visto all’opera mercoledì seduto in tribuna al Provinciale nella gara di Coppa Italia contro l’Fc Messina.
Morgia avrà come vice Marcello Esposito, con lui la scorsa stagione nella Vigor Lamezia, esperienza condizionata dal blocco dei tornei dilettantistici a causa della pandemia da Covid, interrotta su iniziativa dello stesso tecnico a marzo, non condividendo le decisioni di Figc e Lega Dilettanti sulla ripartenza dei campionati.