Il Tirreno: “Pisa, partita l’operazione Palermo. I tifosi: «Si va in Sicilia per vincere»”
L’edizione odierna de “Il Tirreno” si sofferma sulla gara tra Palermo e Pisa in programma sabato.
La simbiosi tra pubblico e squadra si vede anche nel primo allenamento della settimana a San Piero a Grado. I quattro punti conquistati in due partite, così come il ritorno di Luca D’Angelo al timone, hanno riportato entusiasmo e fiducia nei tifosi. Ora, infatti, c’è chi guarda in alto, ma anche e chi pensa come prima cosa a difendere la categoria. Al campo d’allenamento per la prima seduta della nuova settimana, però, le sensazioni però sono positive. Marcello Bufalini è un tifoso storico che trovavamo spesso a San Piero nell’estate difficile del 2016. Oggi ha molto più entusiasmo rispetto a quel periodo: «Il ritorno di D’Angelo è stato molto positivo. In queste ultime due partite ho visto una squadra diversa. Purtroppo Maran ha avuto poco tempo con tanti giocatori nuovi e tanti stranieri. Non ha avuto neppure il tempo di conoscere bene la squadra. D’Angelo invece conosce molti giocatori e soprattutto l’ambiente.
Nonostante questo inizio difficile resto fiducioso nei confronti di questa società che è molto solida. Possiamo arrivare a qualcosa in più della salvezza». Antonio Puri è un altro tifoso che è spesso presente a San Piero: «Si è rivisto l’entusiasmo e la voglia di lottare. Nelle prime partite ognuno giocava per conto proprio e non c’era lo spirito di squadra visto fino alla finale con il Monza. Un po’ di tempo purtroppo lo abbiamo perso. Io non avrei smantellato il parco giocatori dello scorso anno e sarei ripartito subito con D’Angelo». Puri poi guarda anche avanti parlando di strutture: «Le aperture a San Piero sono positive anche in previsione del nuovo centro sportivo. Sarebbe bello vedere la partitella del giovedì anche con 4-500 persone come una volta invece del primo allenamento settimanale anche per vedere chi scende in campo il sabato. Anche per avere i tifosi sempre al fianco della squadra spero che accelerino i tempi per il centro sportivo in Gagno».
Carmine Piccini vede più in là della salvezza: «Siamo sulla strada giusta. La classifica adesso non è buona ma sono convinto che alla fine del girone d’andata saremo più vicini alla parte alta della classifica. Purtroppo siamo due mesi indietro alle altre e per un po’ di tempo pagheremo dazio. Sono convinto che questa rosa è nettamente più forte rispetto a quella della passata stagione.
La scelta di Maran purtroppo non si è rivelata giusta. Sabato non abbiamo preso gol e i giocatori sono gli stessi». Anche Michela Maccioni è ottimista: «La classifica è corta, basta poco per uscire dai bassifondi. La salvezza è l’obiettivo minimo. Il ritorno di D’Angelo ci ha ridato entusiasmo. Io ho un solo rimpianto: la cessione di Leverbe al Benevento. Abbiamo rinforzato una rivale». Maccioni parla anche dei singoli che la stanno convincendo maggiormente: «Sta facendo bene Gliozzi ma anche in difesa le cose stanno migliorando. Mi è piaciuto Canestrelli e poi con il ritorno di Caracciolo le cose non potranno che migliorare. La coperta al momento è corta solo in attacco. Abbiamo più ricambi della passata stagione. A Palermo spero nel rientro di Torregrossa e Masucci».
Gabriele Rossi invece pensa solo a raggiungere il prima possibile la salvezza: «Il pareggio con il Parma è ottimo ed è un passo in avanti per diventare squadra. In queste due partite con D’Angelo abbiamo dimostrato di essere all’altezza della Serie B. Maran ha pagato un po’ per tutti. Il Pisa nelle prime sei giornate si è auto penalizzato. Adesso andiamo a Palermo per vincere ma senza l’assillo del risultato a tutti i costi perché la strada è lunga. Il Cosenza spesso si è salvato grazie a dei grandi finali. Io voglio parlare solo di salvezza. Dopo la promozione di Trieste nel 2019 mi auguravo di fare almeno dieci anni di B».