Il Tirreno: “Palermo-Pisa. Quella sfida tra tecnici che poteva essere a panchine invertite”

L’edizione odierna de “Il Tirreno” si sofferma su Palermo-Pisa in programma oggi, una sfida tra due tecnici che potevano essere a panchine invertite.

È come e più di sempre 4-3-2-1. Non perché, o almeno non solo perché, è l’abito che Luca D’Angelo sta scegliendo per vestire il suo Pisa. No, stavolta è più un riferimento allo splendido romanzo di Paul Auster, in cui lo scrittore americano racconta le quattro possibili vite dello stesso protagonista. O, se preferite il cinema, una sorta di Sliding doors. Le porte girevoli, infatti, sono quelle che riguardano i due allenatori e, dunque, proprio D’Angelo ma anche Eugenio Corini. Che si troveranno uno di fronte all’altro come nell’aprile scorso (Pisa-Brescia 0-0 all’Arena) ma che avrebbero potuto anche farlo a parti invertite.

Quello del Barbera, infatti, è l’incrocio tra due allenatori subentrati. Il ritorno del tecnico di Pescara a casa sua, cioè in nerazzurro, si è consumato meno di un mese fa, il 19 settembre. A fargli posto proprio chi quel posto glielo aveva preso ad inizio estate, Rolando Maran. A metà della stessa estate, invece, Eugenio Corini era tornato alla guida del Palermo (dove era stato nella stagione 2016/2017 vestendo prima ancora il rosanero da giocatore) al posto del dimissionario Silvio Baldini (poi ripartito da Perugia, subendo l’esordio vincente del D’Angelo-bis), che aveva lasciato l’incarico al termine di una breve crisi aperta proprio dal pesante ko in amichevole (a Rovetta) col Pisa. Storie che s’incrociano e si intrecciano, insomma. E lo fanno anche più di quanto sembra. Già, perché proprio Corini (insieme a Inzaghi e De Rossi) è stato uno degli allenatori a cui il Pisa aveva pensato seriamente (quelli sondati erano molti di più) dopo la separazione di giugno con D’Angelo. Finita qui? Macché. D’Angelo, infatti, è stato ai primissimi posti  della lista del Manchester City Group (proprietario del sodalizio rosanero da una manciata di mesi) quando Baldini ha detto «no mas». Distinti, al momento, sono i numeri dei due condottieri: la nuova avventura di D’Angelo in nerazzurro, al momento lunga solo 180 minuti, ha fruttato 4 punti (1 vittoria, 1 pari) dei 6 complessivi con 3 gol fatti e 1 incassato; quella di Corini in rosanero 7 punti con 5 sconfitte in 8 gare (di cui 3 consecutive), 1 solo gol segnato nelle ultime 5 e ben 8 subiti.