Il Tirreno: “Livorno, la svolta del galletto Gori. Ora la sfida al Palermo…”

L’edizione odierna de “Il Tirreno” si sofferma sull’andamento del Livorno, trascinato dal giovane Gori. E adesso si prospetta la sfida al Palermo. In certe movenze, il calciatore ricorda Belotti: «Perché non gioco? Guarda, te lo dico sinceramente. Me lo sono chiesto anch’io. Penso di essere un giocatore positivo anche in allenamento, uno che non si tira mai indietro e non tiene certo il muso se non gioca. Però speravo di avere un po’ più spazio. Non è una polemica, ma è chiaro che un giovane lavora per giocare e non per stare in panchina. Sono entrato nel momento peggiore ma la squadra ci credeva ancora. I miei gol? Beh, quando Diamanti mette in area delle palle del genere, per noi attaccanti diventa un piacere andare ad aggredire il pallone per buttarlo dentro. Lo volevo tirare io il rigore. A Perugia avevo segnato, mi sentivo carico dopo i due gol. Ma Giannetti mi ha detto che lo voleva tirare lui e mi è sembrato logico farmi da parte, anche perché ha più esperienza di me. È andata male però non ha senso stare adesso a parlare di quel rigore. Pensiamo piuttosto alla grande rimonta e al fatto che il Livorno è vivo. Non sono questi due gol che cambiano il mio atteggiamento. L’allenatore sa che ci sono. Penso che a volte ci si potrebbe affidare di più a giovani che magari lavorano determinati
durante la settimana e hanno grande entusiasmo da gettare in campo». Adesso, Livorno spera ancora nel suo “galletto” per fare risultato contro il Palermo.