Il Tirreno: Carica Breda: «È un Livorno di nuovo vivo. Ora voglio una grande partita»

L’edizione odierna de “Il Tirreno” ha deciso di riportare le dichiarazioni rilascite da Roberto Breda, tecnico del Livorno, alla vigilia della sfida di campionato col Palermo. Ecco un estratto dell’articolo: Roberto Breda, terminato l’allenamento allo stadio, annuncia Luka Bogdan fra i disponibili, certamente sarà convocato, ma difficilmente ritenuto arruolabile per una maglia da titolare. «Il nostro difensore è tornato in gruppo da mercoledì e si è allenato con tutti gli altri». Partiamo dai singoli. Pensa di lanciare Gori? «Ha fatto molto bene, e devo dire che è uno dei candidati per essere schierato sin dall’inizio. Ribadisco tuttavia un mio concetto basilare. Questa è una squadra che ha bisogno siano rispettati certi equilibri. Le scelte vengono fatte non per penalizzare un singolo, ma per esaltare il potenziale del collettivo. Logico che Gabriele, si sia guadagnato particolari attenzioni, dopo una prestazione importante come quella registrata a Foggia. Da eventuali valutazioni errate, pure io, traggo insegnamenti». Lei si è sempre ispirato ad un tecnico che ritiene un suo modello. Se lo troverà adesso di fronte… «Vero, calcisticamente lo ritengo un mio maestro. È la prima volta che lo incrocio e confesso avrei preferito che il Palermo avesse fatto il cambio di panchina al turno successivo. Ha grandi qualità ed a Palermo ha già fatto bene in passato. Mi attendo una squadra avversaria che possa avere una scossa positiva da questo avvicendamento e quindi ci servirà una attenzione maggiore. Sappiamo che il nostro obiettivo è talmente importante che, Rossi o Stellone in panchina, poco cambia. Dobbiamo essere bravi a proporre un’inerzia positiva come tante volte siamo stati capaci di offrire al Picchi. Portando gli episodi dalla nostra parte e sapendo che andremo ad affrontare una squadra fortissima che, forse, senza tanti problemi societari, sarebbe ancora più in alto». I rosanero, giocano solitamente con tre centrocampisti. Vedremo un Livorno con quattro in mezzo, un trequartista e due attaccanti? «Come giocano, non saprei. È una mezza incognita. Abbiamo cercato di capire, provare cose, ed essere preparati a cambiare anche in corsa. Quindi, abbiamo provato sia il centrocampista in più, sia con la mezza punta in più. Vedremo. Tutte situazioni comunque studiate, anche in corso d’opera». A Foggia abbiamo regalato 45’. Un errore da non ripetere… «Non era facile. C’era tanta roba in palio e l’ambiente era favorevole ai padroni di casa. Lo stadio più gremito e caldo che abbiamo trovato. L’atteggiamento e la voglia sono stati ottimi segnali. Compreso la voglia di provare a vincere fino alla fine». E col Palermo? C’è l’assenza di Haas picchiatore su Diamanti come ricordiamo nel match di andata… «Noi in casa, spesso siamo partiti bene, vorrei augurarmi un bell’approccio che contrasti eventuali sorprese preparate da Rossi. Haas è un ottimo giocatore, ma ricordiamoci che i siciliani hanno una rosa di tutto rispetto». Gori e Raicevic, possono giocare assieme? «Va guardato l’equilibrio. Agli attaccanti chiedo di fare determinati lavori di rientro. Due attaccanti secchi più Diamanti, non è semplice. Se possiamo tenerli su entrambi e gestirli, bene. Altrimenti è una situazione da valutare».