Il Tirreno: “All’Arena parte la volata playoff, Pisa-Palermo è uno scontro diretto. Previsti 8.500 spettatori”
L’edizione odierna de “Il Tirreno” si sofferma sulla gara tra Pisa e Palermo e le parole di D’Angelo.
Un sabato pomeriggio per consolidare la zona playoff e per avvicinarsi, almeno per una notte, a chi sta più avanti in classifica. Pisa-Palermo, fischio d’inizio alle 14, è l’ennesimo scontro diretto in chiave playoff (sesti a 41 punti i nerazzurri, ottavi a 37 assieme al Parma i rosanero) . Per il Pisa un successo può fare la differenza, dopo due vittorie di fila pesanti come quelle su Perugia e Parma. Sarebbe importante dare oggi continuità a questi successi contro un Palermo che non vince da quattro partite, una sconfitta e tre pareggi, ma che è cresciuto molto rispetto al girone d’andata grazie anche a un mercato invernale di alto livello. Si prevede un colpo d’occhio importante, con 8.500 spettatori e con 900 tifosi palermitani nel settore ospiti, più altri in tribuna e in gradinata.
Da Caracciolo e Torregrossa una spinta in più Per restare brillanti alla terza gara in otto giorni è fondamentale aver recuperato tutte le energie fisiche e nervose degli ultimi due incontri. «I ragazzi stanno tutti bene dal punto di vista fisico, compreso Gliozzi (aveva saltato la sfida di Parma a causa della febbre, nda) che si è sempre allenato in questi giorni- rassicura l’allenatore nerazzurro Luca D’Angelo. – Le scelte saranno prettamente tecniche. Cercherò di mettere in campo i giocatori più adatti a questo tipo di partita. Dobbiamo valutare il livello di stanchezza di qualcuno ma sono tutti in grado di partire dall’inizio. Solo Rus è più indietro di condizione perché ha avuto dei problemi alla schiena. Anche lui comunque sarà convocato».
I rebus principali sono legati alla gestione di Caracciolo in difesa e Torregrossa in attacco che sono appena rientrati dai rispettivi infortuni e possono diventare l’arma in più per il finale di torneo: «Caracciolo e Torregrossa sono molto importanti per noi non solo a livello calcistico ma anche a livello di spogliatoio. Siamo contenti che adesso possono dare una mano concreta anche in campo». Uno dei giocatori che finora non è ancora esploso completamente è Matteo Tramoni. «Matteo sta bene, per il momento è una scelta tecnica – spiega D’Angelo. – Nelle ultime due partite l’ho fatto entrare nel finale e a Reggio Calabria è partito da titolare. Si sta allenando bene e anche lui ha le sue possibilità di giocare».
Palermo più forte dopo il mercato D’Angelo parla anche degli avversari, che si sono rinforzati in particolare con gli arrivi di Verre a centrocampo, Masciangelo sulla fascia sinistra e Tutino in attacco. Merito anche dei dirigenti Leandro Rinaudo e Luciano Zavagno. L’argentino ha giocato a Pisa dal 2007 al 2009 conquistando una promozione in B, giocando poco, e che poi ha lasciato il segno nel Pisa stellare della prima stagione di Ventura. «Il Palermo è una buonissima squadra – sottolinea Luca D’Angelo. – Hanno una società una forte alle spalle, un tecnico preparato e giocatori bravi. Erano già forti all’andata e lo sono di più adesso dopo gli arrivi di gennaio».
Nella conferenza stampa di giovedì il tecnico rosanero Corini aveva elogiato il lavoro di D’Angelo. Il tecnico pescarese ringrazia: «Non conosco Corini personalmente ma i suoi complimenti mi fanno piacere. Mi sembra una persona molto seria, uno che non va mai sopra le righe». D’Angelo chiede attenzione ai suoi ma senza perdere la voglia di attaccare: «Loro sono molto bravi quando hanno la possibilità ripartire velocemente anche grazie anche alla qualità del portiere Pigliacelli con i piedi. Giocano a viso aperto. Dobbiamo fare attenzione perché attaccano con il 3-5-2 con gli esterni molto larghi, ma per vincere non dobbiamo snaturarci».
Il cammino Senza fare calcoli, il tecnico poi ha parlato del cammino del Pisa e della lotta per l’alta classifica. Alla luce anche di una difesa che ora è la terza del campionato con 27 gol subìti. «Siamo in un buon momento ma dobbiamo fare ancora un pezzo di strada. Dobbiamo continuare così. La crescita nella fase difensiva è molto importante perché riusciamo quasi sempre ad essere pericolosi in attacco». Secondo Claudio Ranieri per la promozione diretta servono dai 67 ai 69 punti. D’An gelo preferisce pensare a una cosa alla volta. «Non so quanti punti serviranno per andare in A. Ranieri è molto più esperto e molto più bravo di me. Avrà fatto dei calcoli che io non riesco a fare. Il Genoa ha molti più punti di noi e soprattutto abbiamo tante squadre davanti. La cosa migliore per noi è quella di pensare a far bene col Palermo»