Attualmente occupa il secondo posto del girone I della serie D ed è la vera sorpresa di questo campionato. Stiamo parlando del Troina, guidato dal tecnico Davide Boncore. La nostra redazione ha dato spazio proprio all’allenatore, al secondo anno sulla panchina del club rossoblù, per parlare in generale di questo torneo, del Palermo ma anche del Troina stesso. Ecco l’intervista esclusiva completa.
Partiamo dal tipo di campionato che quest’anno si sta disputando. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione?
«Questo è un campionato simile a quello dello scorso anno, con l’unica differenza che al posto del Palermo c’era il Bari. Fino al girone d’andata c’era una concorrente per i pugliesi che era la Turris, anche se il Bari ha fatto un campionato a sè. Quest’anno sono subentrati i rosanero, sempre nel Girone I, quindi le squadre che si sono attrezzate per competere col Palermo, ora dovranno decidere cosa fare a dicembre, se continuare a mantenere il budget oppure fare i playoff che non servono a nulla. Faccio questo tipo di campionato per il secondo anno».
Pensa che a livello qualitativo sia mutata qualcosa o meno rispetto al passato?
«Secondo me come qualità, quest’anno il livello del campionato si è alzato tantissimo, però ripeto, da dicembre in poi è un altro torneo, lo è stato anche l’anno scorso. Il Castrovillari, il Messina, la Turris, il Marsala e il Gela avevano fatto una squadra per vincere, ma poi a dicembre hanno mollato ridimensionando il budget vista la presenza del Bari. Alla fine hanno fatto un campionato di assestamento».
Siete la sorpresa del campionato, che obiettivi avete? C’è qualche particolare segreto da svelare?
«La nostra realtà è diversa, c’è una società nuova, io sono al mio secondo anno qui a Troina, c’è il budget più basso di tutta la serie D, 14 mila euro mensili. Si è puntato sui giovani, che sono di qualità e hanno fame calcistica come ce l’ho io. Segreti? Noi non dobbiamo fare né corsa a Palermo né corsa a nient’altro. Noi dobbiamo andare di partita in partita e la soddisfazione mia personale come mister e come gruppo è che alla fine di quest’anno cinque o sei ragazzi possano andare nel professionismo, lo scorso anno ci sono riuscito, spero di ripetermi quest’anno».
La domanda che si pongono un po’ tutti è relativa al fatto che il Palermo possa chiudere già il campionato a Natale. Lei cosa ne pensa?
«Palermo chiude i giochi entro natale? Dipende tutto dagli scontri diretti che il Palermo adesso avrà, se farà bene secondo me entro natale è normale che le altre molleranno. Basta guardare la situazione a Messina, ma anche il Savoia stesso che stenta. Quando parliamo del Palermo parliamo di individualità molto molto importanti, quindi è normale. Se tu fai una statistica di tutta la serie D e di tutti i gironi, scopri che quella che vince il campionato al 99% è quella che spende di più. Lo scorso anno l’Avellino e il Bari sono stati esempi in questo senso».