L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sullo scomparso Ihattaren.
Letteralmente. Non c’è traccia di Mohamed Ihattaren dalle parti dell’Utrechtse Vecht, il fiume che attraversa la città olandese, dove vive ancora la sua famiglia e il giocatore passato in estate alla Sampdoria tornava sempre nei suoi anni al Psv.
Lo cercano (soprattutto) i media olandesi, perché il suo arrivederci (o addio?) alla Sampdoria (senza avere giocato un minuto in A) , avvenuto nella notte del 12 ottobre scorso, ha fatto discutere.
Prima di provare a immaginare il futuro di questo talento che due anni fa era stato inserito dall’Uefa nell’elite dei migliori giovani europei, bisogna fare un passo indietro. Perché la Juventus, che è proprietaria del cartellino dell’olandese, lo ha acquistato l’agosto scorso dal Psv, girandolo subito alla Sampdoria. Prestito secco per un anno, previsti bonus e incentivi vari per la società blucerchiata sulla base del rendimento. L’inizio non promette molto di buono.
Il giocatore si presenta a Genova sovrappeso – di cinque chilogrammi, si dice – e, soprattutto, con una condizione fisica, diciamo così, da perfezionare. D’Aversa e il suo staff gli preparano un piano di recupero, ma i tempi sono lunghi prima che Ihattaren possa andare in campo ad allenarsi con i nuovi compagni. Eppure il tecnico fa di tutto per favorirne l’inserimento. Il 12 settembre lo convoca e lo porta in panchina al Ferraris nella gara pareggiata (2-2) contro l’Inter. L’intento è quello di fargli almeno respirare l’ambiente della partita. Ma, evidentemente, il giovane fatica a sintonizzarsi nella nuova realtà.
Passano le settimane, e solo all’inizio di ottobre entra con più stabilità negli allenamenti di gruppo. Ma D’Aversa _ che eppure ne avrebbe un gran bisogno, in un attacco decimato per gli infortuni di Verre e Gabbiadini, oltre che per la condizione da migliorare di Torregrossa – non può contare su di lui. In Olanda circolano intanto storie di suoi frequenti viaggi nel Principato di Monaco e a Milano, in visita ad amici. La Samp gestisce tuttavia la situazione, sino a quando, nella settimana che porta alla trasferta di Cagliari, Ihattaren comunica per telefono al club di Corte Lambruschini che per motivi di famiglia deve rientrare in Olanda. Vani anche i successivi tentativi del presidente sampdoriano, disponibile ad aiutare in qualche modo il ragazzo.