Il Südtirol inguaia il Perugia. Il tecnico si dimette ancora. Dopo il Palermo, l’allenatore lascia anche gli umbri: «Non ci sono le condizioni»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle dimissioni di Baldini al Perugia.

Non ci sono le condizioni per andare avanti». Dopo aver perso la sua terza partita di fila dal suo arrivo alla guida del Perugia, Silvio Baldini ha deciso di gettare la spugna. Al termine della gara con il Südtirol si è presentato in sala stampa e invece di commentare l’andamento della gara, ha spiegato le ragioni della sua clamorosa scelta. «Per rispetto di me stesso, la mia avventura a Perugia finisce oggi. Questo è un gruppo di bravissimi calciatori, ma la famiglia non c’è. Si avverte in campo che ognuno pensa per se stesso, mostrando molte superficialità, molti personalismi e molte cose che non mi piacciono, visto che tanti giocatori si sentono importanti solo se sono titolari».

Idea cambiata Frasi pesanti all’indirizzo del gruppo, che faranno riflettere anche Massimiliano Santopadre. Il presidente dopo la sconfitta nel derby con la Ternana non aveva esitato a sollevare Fabrizio Castori per chiamare alla guida della squadra colui che aveva lasciato lo scorso luglio la panchina del Palermo e che aveva motivato la scelta di Perugia per «voler puntare alla Serie A». Sono bastate tre settimane per fargli cambiare totalmente idea. Baldini ha poi spiegato di «non voler mettere in difficoltà il Perugia, ma io – ha aggiunto – non sono in grado di aiutarlo. Voglio ringraziare i tifosi per l’affetto ricevuto in queste settimane, ma anche il presidente e la società.

Mi dispiace per loro che mi avevano scelto, ma non sono la persona in grado di dargli una mano. Il mio cervello e le mie emozioni non me le posso giocare per il risultato, ma del resto non vedo la possibilità di vedere le cose a lungo termine con il cuore. È una squadra di bravissimi ragazzi, ma prevalgono gli egoismi creati nel tempo e oggi dico che purtroppo ho sbagliato scelta». Alla guida del Perugia potrebbe tornare Castori, anche se c’è l’ipotesi legata a Roberto Stellone, già a Frosinone con il d.s. Marco Giannitti: un Castori-bis comunque è l’ipotesi più concreta, già oggi la società decide. Ovvio che la sconfitta con la squadra dell’ex Pierpaolo Bisoli (che alla fine si è detto dispiaciuto per gli insulti ricevuti dai tifosi di casa) ha aggravato la crisi (sette sconfitte in nove gare) di una squadra apparsa confusa, che a tratti è sembrata davvero non avere una propria identità.