L’edizione odierna de “Il Sole 24 Ore” si sofferma sulla controffensiva di Fifa, Uefa e Cio alle mosse di Putin
Il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach è stato categorico nel difendere la messa al bando degli atleti di Russia e Bielorussia da tutti gli eventi sportivi disposta lunedì 28 febbraio. Mosca e Minsk invadendo l’Ucraina hanno portato morte e distruzione nel cuore dell’Europa, violando la “tregua olimpica”, cominciata lo scorso 4 febbraio e valida fino a sette giorni dopo la fine delle Paralimpiadi invernali di Pechino. «Questa è responsabilità del governo russo – ha sottolineato Bach -. Non dovremmo cadere in questa trappola della propaganda, per dire che questo è un atto politico.
Questa è la conseguenza della violazione della Carta olimpica da parte del loro governo. Non ci possono essere dubbi su dove ci troviamo in questa aggressione, in questa guerra: siamo dalla parte della pace». La presa di posizione del Cio ha persuaso tutte le Federazioni internazionali, tra cui Fifa e Uefa, ad assumere misure drastiche di boicottaggio, a partire dallo spostamento degli eventi programmati in Russia, come la finale della Champions League in calendario alla Gazprom Arena di San Pietroburgo il 28 maggio e trasferita d’imperio a Parigi. La nazionale russa di calcio è stata esclusa dagli spareggi per i mondiali in Qatar (avrebbe dovuto affrontare la Polonia nel play-off del 24 marzo). Stessa sorte è toccata allo Spartak Mosca in Europa League.
A cascata sono stati cancellati tutti gli appuntamenti del calendario sportivo. La Formula 1, ad esempio, ha annullato il Gp di Sochi previsto per settembre. L’International Tennis Federation e la Federazione internazionale di sci hanno sospeso le tappe russe dei rispettivi circuiti, mentre la Fina ha detto no ai Mondiali di nuoto junior in programma a Kazan. La Federazione internazionale di volley e quella Europea (Cev) hanno bloccato l’organizzazione dei mondiali maschili (previsti dal 26 agosto all’11 settembre) e sancito il divieto di partecipazione per le squadre nazionali e di club a tutte le manifestazioni. Analogamente l’Eurolega che ha sospeso Cska Mosca, Unics Kazan e Zenit San Pietroburgo dalla competizione e il Lokomotiv Kuban dall’Eurocup.