L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul sogno serie B raggiunto dal Palermo.
Il Palermo torna in Serie B dopo tre anni esatti. Torna in B senza se e senza ma. La notte magica del Barbera ha confermato il trionfo di una squadra che è stata superiore al Padova in tutte e due le finali, come era stato superiore a tutte le avversarie affrontate nei play-off. Play off nei quali il Palermo non ha mai perso, vincendo sei partite su otto, tutte le quattro gare in trasferta, schiacciando ogni avversario con una forza d’animo, con una grinta, con un ritmo che raramente avevamo riscontrato in una squadra rosanero.
Forse abbiamo speso ogni parola possibile per definire questo finale di stagione, per cercare di spiegare come Silvio Baldini sia riuscito a trasformare una squadra che per buona parte del campionato pur restando (anche sotto la guida di Filippi) sempre tra i primi posti raramente aveva incantato, e non aveva coinvolto il grande popolo rosanero. Che ha riempito il Barbera soltanto per i playoff. Ribadiamo, è stato un miracolo di volontà, di applicazione e di mentalità vincente trasmessa da Baldini. Un miracolo fondato sui gol di Brunori (29 alla fine, col rigore di ieri), sulla trasformazione di giocatori come Lancini, Marconi, Floriano e soprattutto Luperini che nei play off sono stati perfetti.
Il ritorno in Serie B riconsegna al calcio italiano una grande piazza, premia il club per le scelte fatte, ma apre inevitabilmente un nuovo corso. I più di centotrentamila spettatori che hanno affollato il Barbera nelle quattro partite dei playoff sono un messaggio ben preciso: Palermo ha fame di grande calcio. Presto la serie B non potrebbe bastare. La risposta potrebbe arrivare presto dai manager del City Football Group, anche ieri in tribuna al Barbera con un loro osservatore.