L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul silenzio di Baldini alla ripresa degli allenamenti.
Un silenzio, a volte, può dir molto. Quello di Baldini, sul campo dello Sport Village di Tommaso Natale, è quanto di più eloquente possa esserci. Al primo giorno di allenamenti dopo la sfuriata di Potenza, il tecnico del Palermo ha assistito, in stato di apparente quiete, alla doppia seduta dei suoi ragazzi. Tutti presenti, anche perché l’infermeria è vuota già da un paio di settimane e sono tutti a disposizione, ma lo sfogo del post-partita di domenica aveva lasciato non pochi dubbi sulle future scelte tecniche. Invece, sul campo, non è cambiato nulla. Nessuna «punizione», né tantomeno epurazioni, almeno a vedere il primo allenamento di questa settimana. Solo il silenzio, squarciato ogni tanto dagli incitamenti del suo vice Nardini e del preparatore atletico Petrucci, che hanno guidato la prima parte della sessione pomeridiana.
Un clima normale, certo, ma fino allo scorso weekend, l’unica voce che si sentiva al campo era sempre quella di Baldini. Nel bene e nel male. Stavolta, il tecnico, la propria voce l’ha fatta sentire a Potenza. Prima negli spogliatoi, dove il verbo «sgolare» non rende l’idea. Poi davanti ai microfoni, con le accuse che ormai tutta Palermo conosce a memoria, rivolte all’atteggiamento della propria squadra e soprattutto degli elementi più giovani. Nessuna delle mosse paventate in conferenza stampa, però, è stata effettivamente adottata: l’unico Primavera aggregato al gruppo della prima squadra continua a essere il portiere Grotta, anche perché i baby rosanero di Di Benedetto saranno impegnati sabato a Catanzaro per l’esordio nei play-off e non possono perdere pezzi; mentre quella dei droni per monitorare i «musi lunghi» si conferma essere soltanto una provocazione da parte del tecnico, che le sta provando tutte per dare una scossa al gruppo. Le prime reazioni, sul campo, sono in linea con quelle di Baldini: testa bassa e pedalare, con la solita intensità. Perché quella, almeno in allenamento, non è mai mancata, come d’altronde ammesso da chi sta in panchina prima della sfida di Potenza:
«I ragazzi hanno la dinamite nelle gambe», aveva dichiarato il tecnico alla vigilia della partita. Tatticamente, le indicazioni della prima seduta lasciano come sempre il tempo che trovano. Stavolta, a differenza di quanto accaduto in passato, Baldini ha ruotato in partitella i tre terzini destri, senza escludere nessuno. Buttaro, Doda e Accardi, dunque, si sono alternati in campo, anche se dopo la prestazione in terra lucana e dopo le parole d’elogio dell’allenatore, il palermitano appare favorito per una maglia da titolare nel match di domenica prossima con la Paganese. Nella sessione pomeridiana della seduta di ieri, intanto, ha agito da «jolly»: prima al posto di Buttaro (in linea con Lancini, Perrotta e Crivello), poi al posto di Doda (con Somma, Marconi e Giron). Per il resto, carte mischiate: la prima formazione prevedeva De Rose e Dall’Oglio in mediana, con Felici, Fella e Floriano alle spalle di Brunori, la seconda Odjer e Damiani a centrocampo, Valente e Silipo esterni, Luperini trequartista e Soleri di punta.