Il Secolo XIX: “Giù le mani dal presidente tatuato!”

“Andavo tutti i giorni in un bar del centro storico a fare colazione e da un giorno all’altro ho smesso quando il proprietario se n’era uscito con la frase «Per me tutti quelli con i tatuaggi mi danno l’idea di sporco». Parlavamo del più e del meno, neanche ricordo quale fosse l’argomento in questione, ma dopo questa frase non mi ha più vista nemmeno col binocolo. Ecco, da quel giorno lì, anche fosse l’unico in tutta Genova a fare il caffè, non ci andrei neanche se mi ricoprisse d’oro. L’argomento tatuaggi e tatuati è sempre ostico: siamo nel 2017 e ancora c’è del pregiudizio. Non importa che uno ricopra un ruolo importante o sia l’ultimo degli sfigati: sei tatuato? Beh, sei un delinquente. Il caso lampante di questi giorni è quello di Paul Baccaglini: nome che fino a ieri era poco noto ai più e che è balzato immediatamente agli onori delle cronache per essere diventato il nuovo presidente della squadra del Palermo. I più giovani come me se lo ricordano come inviato delle “Iene”, oppure in una divertentissima puntata di “Pif – Il Testimone”: Paul Baccaglini è un figo, tatuaggi o meno. Il fatto che però uno tatuato dalla testa ai piedi abbia assunto la dirigenza di un club calcistico ha fatto impazzire i tifosi di tutta Italia che si sono scatenati sui social: «Fa schifo», «Più guardo questa foto più mi sembra una presa x i fondelli….. almeno all’apparenza terribile», «Peggio di Ferrero, chissà lo choc dei tifosi», «Non c’è limite al peggio»… Potrei andare avanti ore a scrivere i commenti assurdi che ho letto sulle bacheche Facebook dei miei contatti appassionati di pallone. E su Twitter si parla solo di lui: «#PaulBaccaglini nuovo presidente del @palermocalcioit…si aspetta #Cettolaqualunque presidente del Messina» e giù comparazioni con il nostro Viperetta. Poco importa se Baccaglini, come si dice a Zena, «abbia fatto i sacchi» e si possa permettere di rilevare il club siciliano. I pregiudizi sono partiti subito e solo perché è tutto tatuato. Ma dargli il tempo di vedere come si comporterà prima di dargli addosso? Come riporta il sito del Palermo, «Paul Baccaglini è un italo americano nato e cresciuto in America da padre americano e madre italiana. Arrivato in Italia ha terminato gli studi per poi intraprendere una carriera nel mondo della comunicazione prima in radio a RTL 102.5 poi in televisione a Italia 1 (Le Iene) ed MTV (Il Testimone). Nel frattempo coltivava l’interesse per i mercati finanziari che studiava in qualità di trader – scrivono online dal team rosanero – Avendo attirato l’attenzione di diverse banche internazionali per la costanza di risultati e per le strategie applicate, ha co-fondato il fondo Integritas Capital con due soci confluiti dal mondo delle banche americane ed inglesi. Da quasi due anni Paul è anche board member e financial secretary di Foundation International, una fondazione basata in America che investe in progetti umanitari su scala mondiale». Mi ricorda un po’ la polemica sullo scienziato Matt Taylor, quel nerd super freak che si era presentato al lancio di Rosetta con una camicia assurda e le braccia tatuate in bella vista. Ora come allora, vi fidate solo di chi si presenta in giacca e cravatta?” Lo scrive “Il Secolo XIX”.