Non un weekend da incorniciare per due degli obiettivi di mercato del Palermo. Amian e Verde, entrambi in forza allo Spezia che ieri ha perso contro il Como, non hanno fornito una prestazione brillante. L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” stilando le pagelle del match non li ha promossi, per tutti e due 5 in pagella.
Lo Spezia affoga nel lago di Como e va in ritiro. Mentre Luca D’Angelo prova a chiedere l’ultimo salvagente alla società. Cutrone, Gabrielloni e uno scatenato Da Cunha hanno appena certificato le paure di retrocessione liguri quando l’allenatore arriva in conferenza stampa. È scuro in volto, cita Freud e racconta aneddoti di campo. Ma soprattutto recapita un messaggio alla società, invitandola ad intervenire in sede di calciomercato. «La squadra ha bisogno di calciatori di personalità – dice –. Di qualcuno che non abbia vissuto la retrocessione dello scorso anno e neppure questa difficile metà di campionato. La situazione non è facile. Ora ci sarà da attutire la botta. Siamo in crisi dal punto di vista psicologico: è evidente».
D’Angelo crede ancora alla salvezza ma non può evitare di notare i limiti della rosa a sua disposizione: «Siamo deboli mentalmente, non nel modo di giocare. L’importante, perciò, è che arrivino pedine valide. Persone che sanno di quello di cui lo Spezia ha bisogno in un momento come questo. Non mi importa la formula del trasferimento». I contratti non vanno in campo. Lo sa l’ex Pisa, che chiede soprattutto freschezza di testa: «L’idea era di tornare subito in Serie A. Ma è stata smentita dai fatti. L’obiettivo, d’ora in avanti, è uno solo: mettersi dietro cinque squadre. Nient’altro»
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