Il Secolo: “Corini fu a un passo dallo Spezia. Poi Pecini scelse Thiago Motta. Il retroscena”
L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma su Eugenio Corini che in passato era ad un passo dall’allenare lo Spezia.
Eugenio Corini fu a un passo dal guidare lo Spezia, e lunedì prossimo ne sarà principale avversario. È una delle pieghe della sfida che attende la squadra aquilotta allo storico stadio “Barbera”, uno scontro delicatissimo che però ha anche un sapore particolare, se si vuol rivisitare la storia recente del club bianco. Il post Vincenzo Italiano, infatti, fu vissuto con una certa delicatezza e preoccupazione dalla società che, nell’e state del 2021, ebbe la necessità di correre ai ripari molto presto, per garantire un futuro alla panchina che scottava, appena lasciata un po’ a sorpresa dall’uomo di Karlsruhe.
Fu deputato a scegliere e a valutare la situazione l’allora capo dell’area tecnica Riccardo Pecini, che contattò proprio Eugenio Corini e con il quale cui furono diverse tele fonate e video chiamate approfondite. E al quale si die de appuntamento a Sarzana, in una sera d’inizio luglio. Si consumò così una lunga cena al ristorante “I Capitelli”, sotto gli archi di via dei Fondachi, dove ci fu modo di conoscersi e di valutare al meglio la situazione, una sorta di dentro o fuori, a quattr’occhi. Perché Corini era davvero un profilo che poteva interessare in quel momento i dirigenti, che nel particolare frangente della storia, cercavano di analizzare più opzioni possibili, necessariamente diverse tra loro. E dopo quel la di Domenico Tedesco, oggi commissario tecnico del Belgio, e dell’emergente Farioli (fu seguito da Mattia Biso personalmente in Turchia per un paio di settimane, negli allenamenti), ecco che affiorò la concreta possibilità di avere l’ex centrocampista juventino, genietto in campo e promettente nelle vesti di allenatore.
Ciò che nella realtà affiorò quella sera, tra una portata di pesce e l’altra, fu che Pecini e chi era presente, si resero presto conto del salto parabolico che avrebbero fatto dando la panchina a Corini per il post Italiano. Filosofie nettamente opposte. Fu così che non si fecero convincere da ciò che avrebbe imposto lo stesso Corini, soprattutto per le idee tattiche di gioco, mentre sembrava esserci convergenza su calciatori e nuovi arrivi. Corini si mostrò molto preparato e spiegò in maniera anche semplice e scolastica ciò che avrebbe voluto fare di quella squadra, che pur si era appena salvata con un turno di anticipo. La parti non si lasciarono per la verità con un «le faremo sapere», ma semplicemente con dubbi reciproci, che indicava no qualcosa di diverso nella concezione della scelta.
Corini rimase solo pochi giorni ancora in gioco, qualcosa lo fece magari illudere di chiudere quella sera positivamente. Ma presto si rese conto che il suo telefono non avrebbe squillato. Solo tre giorni dopo, infatti, ci fu invece il colloquio con Thiago Motta, arrivato da Lisbona, che diede al momento maggiori convinzioni e che fu molto prospettico; anche se poi l’italo-brasiliano corresse quasi subito sul campo qualcosa che aveva invece ipotizzato sulla carta prima. Col senno del poi, quella di Motta risultò scelta comunque azzeccata da Pecini, anche se tra i due il feeling finì presto. Solo tre giorni dopo, era il 7 luglio, Thiago divenne il tecnico degli aquilotti. Corini, che il 22 maggio del 2021 era stato esonerato dal Lecce, rimase a spasso e tornò in campo diversi mesi dopo, 23 marzo 2022, accettando la proposta del Brescia, allora quinto, sostituendo Filippo Inzaghi. Il 14 giugno 2022 rescisse il contratto con Cellino, ma non ci furono più contatti con lo Spezia per il dopo Thiago, visto che si andò dritti su Gotti. Ma lui il 7 agosto successivo 2022 fu ingaggiato dal Palermo, con un biennale. Arrivò nono. Oggi ci riprova con maggiore decisione, avendo davanti quello che poteva esser il suo futuro. L’oggi? Cinque gare in ventuno giorni per farsi grande e accarezzare la vetta, con un poker di match in casa. Lo Spezia poteva farlo volare allora, se lo batte riesce a volare anche oggi. Se lo batte.